L’ex vicepresidente della Commissione Ue ora vende scarpe
Tentò l'ascesa alla Bei, adesso ha una linea di calzature dedicata
Il problema, come ben sanno gli appassionati di cinema francese, non è la caduta ma l’atterraggio e quello di Margrethe Vestager, non è stato così duro: l’ex vicepresidente della Commissione Ue, la donna che partì dalla Danimarca con l’ambizione di guidare la Bei e di farlo mentre era commissario europeo, adesso “vende” scarpe. Detta meglio: è testimonial di una linea di scarpe, anzi di stivaletti per un’azienda che ha a cuore l’empowerment femminile e che ha arruolato l’ex responsabile dell’Antitrust Ue per piazzarla sui manifesti pubblicitari.
Fare le scarpe al vicepresidente della Commissione
A lei, Margrethe, le scarpe gliele hanno fatte. Però c’è pur da sottolineare che lei non ha fatto praticamente niente per evitarlo, anzi. Consapevole della fine del mandato al fianco di Ursula von der Leyen, la politica social-liberale danese aveva tentato di infilarsi nella corsa alla presidenza della Bei, la Banca europea degli investimenti. Ma, quando l’aveva fatto, era ancora in carica. Una situazione che fece urlare allo scandalo le opposizioni a Strasburgo e stranì persino Ursula al punto che si convinse, dopo tanto penare, a emettere un timidissimo caveat. Alla fine, le ambizioni dell’ex vicepresidente della Commissione restarono tali, le fecero le scarpe. E, adesso, è lei che le fa agli altri. O, perlomeno, le vende al pubblico.
Il caso sollevato da Politico
A dare la notizia è stato il portale Politico che ha notato per primo i manifesti di Vestager in giro per Copenaghen. L’ex vicepresidente promuove una linea di scarpe, anzi di stivaletti prodotti dall’azienda Roccamore, da 440 euro (almeno questo è il prezzo praticato per chi compra online). La linea di cui è testimone l’ex vicepresidente della Commissione è la linea Power, che celebra le donne di potere. Con lei ci sono anche Camilla Ley Valentin, fondatrice di Queue-it, e l’imprenditrice Marianne Dahl. Manco a dirlo, le scarpe più costose sono proprio quelle dell’ex vicepresidente della Commissione.
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