Gaza, l’opposizione fa il suo lavoro. Ma il sindacato?
La causa palestinese ci sta a cuore da decenni, non l’abbiamo scoperta con la Flotilla. Per cui di certo non possiamo condannare chi sciopera o manifesta contro il genocidio in atto a Gaza. Però, c’è un però. Non possiamo dire che hanno tutti ragione, solo perché apparentemente sono tutti per la Palestina.
In queste ore delicate e in previsione della giornata di oggi, con un rischio elevato di disordini e scontri – il tutto in nome della pace, in un cortocircuito assurdo – dobbiamo distinguere i cittadini che sono scesi in piazza spontaneamente da chi è stato precettato dai sindacati e dai partiti e soprattutto da chi strumentalizza. Perché se è vero che succede sempre così, noi abbiamo sempre il dovere di spiegare i fatti. Sì alle manifestazioni per Gaza, no agli attacchi al governo, come se avesse una qualche responsabilità sul blocco della Flotilla.
L’opposizione fa il suo lavoro: prova a mettere il cappello su centinaia di migliaia di cittadini (compresi gli elettori di centrodestra). Ma un leader sindacalista, che dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori, perché non fa il suo, di lavoro?
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