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Economia

Nucleare in Italia: approvato il disegno di legge per l’energia sostenibile

Il Governo riapre al nucleare: una svolta per l’energia italiana

di Anna Tortora -


Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge per il ritorno del nucleare nel mix energetico italiano. Obiettivo: decarbonizzazione e autonomia.

Con un disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri, l’Italia compie un passo concreto verso l’inserimento dell’energia nucleare sostenibile nel proprio mix energetico. Il provvedimento affida al Governo il compito di definire le modalità con cui il nucleare di nuova generazione potrà contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica.
La misura rappresenta un cambio di rotta dopo oltre trent’anni di assenza del nucleare dalla strategia energetica nazionale, e arriva in un momento in cui la necessità di fonti stabili e a basse emissioni è sempre più urgente.

Pichetto Fratin: “Consumatori protagonisti della transizione energetica”

A illustrare il senso della riforma è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato il ruolo attivo dei cittadini nella produzione e condivisione di energia:

“In Consiglio dei Ministri abbiamo approvato un decreto che rende i consumatori protagonisti della transizione energetica. Famiglie, imprese e comunità potranno produrre e condividere energia pulita, riducendo costi e aumentando autonomia. Un passo concreto per un’Italia più sostenibile, giusta ed europea.”

Disegno di legge sul nucleare, anche l’opposizione accoglie positivamente la scelta

La novità ha raccolto consensi anche tra alcune forze di opposizione. Il partito Azione, da tempo favorevole al ritorno del nucleare, ha commentato con soddisfazione:
“È successo davvero! Il Consiglio dei Ministri ha approvato il ritorno del nucleare nel mix energetico italiano. Una scelta che guarda al futuro: bollette più basse e stabili, meno dipendenza dal gas e la possibilità di ridurre le emissioni senza sacrificare la nostra economia. È un passo di buon senso, che porta l’Italia nella direzione dell’indipendenza energetica e della decarbonizzazione. Una battaglia che sosteniamo da anni. Ora finalmente potrà partire la discussione in Parlamento. Sappiamo quel che serve, sappiamo come fare: non dobbiamo inventare nulla.”
Il riferimento è anche alla proposta di legge di iniziativa popolare sul nucleare, lanciata da Azione lo scorso anno, che aveva raccolto rapidamente le firme necessarie.

Il nucleare torna nel mix: scelta razionale, non ideologica

Il ritorno del nucleare non significa abbandonare le rinnovabili, ma affiancarle con una tecnologia stabile, sicura e a basse emissioni, capace di coprire la produzione quando sole e vento non bastano. I nuovi reattori modulari (SMR) promettono sicurezza, costi più contenuti e maggiore flessibilità.
Si tratta di una scelta razionale, coerente con gli obiettivi ambientali e industriali. Ora però serviranno tempi certi, regole chiare e un confronto pubblico trasparente. La sfida è tecnica, ma anche culturale: è tempo di discutere con pragmatismo, senza pregiudizi né entusiasmi facili.

Disegno di legge sul nucleare. Cosa succede ora: la parola passa al Parlamento

Il disegno di legge dovrà ora essere discusso in Parlamento. Sarà in quella sede che si definiranno nel dettaglio strumenti, tempi e tecnologie da adottare. Il futuro dell’energia nucleare in Italia dipenderà anche da come verrà gestita questa fase: servono progettualità, investimenti in ricerca, coinvolgimento dei territori e trasparenza nelle decisioni.
Intanto, l’Italia si rimette in marcia…


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