Salis, voto segreto vergogna palese: “Siete tutti impuniti”
Il punto non è chi del Ppe abbia salvato Ilaria Salis, che si sottrae alla giustizia ungherese con un solo voto (di centrodestra) di scarto all’Europarlamento, il punto è che in nome dello scambio di favori in Aula si è fatto un danno alle istituzioni dell’Ue e si è abusato della democrazia.
L’immunità è concepita per proteggere i parlamentari da pressioni politiche e interferenze giudiziarie per gli atti compiuti nell’esercizio del mandato, non per cancellare comportamenti precedenti all’elezione. Le accuse ungheresi riguardano (gravi) fatti avvenuti ben prima che la Salis (candidata proprio per sfuggire al processo) diventasse eurodeputata.
Eppure il Parlamento ha scelto di estendere uno scudo che, di fatto, non le spetta. Non è una vittoria dello stato di diritto né della democrazia, ma un pericoloso precedente che trasforma l’immunità in un salvacondotto retroattivo. La tutela dei diritti fondamentali è sacrosanta, ma non può diventare un alibi: sì all’immunità, no all’impunità. “Siamo tutti antifascisti”, ha dichiarato la Salis con il pugno chiuso. “Siete tutti impuniti”, rispondiamo noi.
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