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Editoriale

Il Green Deal Ue è autodistruttivo (in tutti i sensi)

di Adolfo Spezzaferro -


Giorgia Meloni ha portato al Consiglio europeo la voce dell’Italia che dice basta a un Green Deal che sembra scritto apposta per affondare l’economia. Nel faccia a faccia con Ursula von der Leyen, la premier ha detto basta ai prezzi folli dell’elettricità che strangolano automotive e industrie energivore. La sua richiesta di misure urgenti è una dose massiccia di buonsenso contro un’Europa cieca, ottusa e autodistruttiva (che qui vale doppio).

Insieme a altri 18 leader, Meloni ha firmato una lettera che smaschera il fallimento burocratico dell’Ue: il mercato unico soffoca sotto regole assurde, mentre il Green Deal impone target irrealistici, come il -90% di emissioni al 2040. Flessibilità? Una misera briciola del 5%, quando ci vuole un cambio di paradigma. I Verdi urlano al tradimento, ma il loro dogma folle regala l’industria a Cina e Usa, lasciando solo disoccupazione e bollette impossibili. Questa fuffa fintamente ambientalista è una follia ideologica che ignora i lavoratori e compiace i tecnocrati. L’Italia invece chiede un’Europa che produca davvero.


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