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Attualità

Conferenza Nazionale sulle dipendenze, in campo le istituzioni

Dal videomessaggio del Papa al 'fuori programma' di Mattarella

di Giuseppe Ariola -


Roma Eur, VII Conferenza Nazionale sulle dipendenze. La sfilata delle autorità inizia alla buon’ora. Le auto blu con a bordo ministri, sottosegretari, parlamentari, con o senza incarichi, governatori e vertici delle forze dell’ordine sostano brevemente l’una dopo l’altra dinanzi all’ingresso del centro congressi Auditorium della Tecnica all’Eur. Gli occupanti dei sedili posteriori scendono, le auto con i lampeggianti ripartono alla ricerca di un posto in cui sostare, subito sostituite da quelle che seguono. Nel giro di un’ora questa stessa scena si ripete un numero infinito di volte.

Tanti i presenti e qualche assenza…

D’altronde all’apertura della due giorni della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze 2025 presenziano le più alte cariche dello Stato, mezzo governo e le istituzioni in generale praticamente al completo. Assenti però i vicepremier Tajani e Salvini. Chiediamo. “Non erano previsti”, ci rispondono dallo staff della comunicazione di Palazzo Chigi. Presenti, invece, Massimiliano Fedriga, seduto accanto alla premier e Roberto Occhiuto, appena alle spalle di Giorgia Meloni. E non manca qualche rappresentante dell’opposizione, come Francesco Boccia o Riccardo Magi, sobrio nell‘arrivare in taxi, meno nell’abbigliamento: un completo color melanzana.

L’avvio dei lavori

Alle 10 la sala che ospita l’evento è già gremita. Pochi istanti dopo, la voce di una speaker annuncia che si sta per iniziare. Il vero segnale è però la comparsa dei Corazzieri. Ancora una decina di minuti, poi le porte tagliafuoco che conducono ai corridoi dai quali si accede alla sala principale si chiudono. Ci siamo. Tramite un’entrata secondaria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella raggiunge la platea gremita. La prima stretta di mano è per la vice presidente del Senato Licia Ronzulli, che apre la fila riservata alle cariche istituzionali accanto al sottosegretario Alfredo Mantovano. Il Capo dello Stato, accolto dalla Presidente del Consiglio, prende posto tra il numero uno di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, e quello della Camera, Lorenzo Fontana. Si parte.

Il video messaggio di Papa Leone XIV

Ad aprire i lavori è Mantovano che ricorda come “insieme si può perseguire e conseguire l’obiettivo di rendere liberi dalle dipendenze dalle droghe”. Sugli schermi viene poi trasmesso il videomessaggio di Papa Leone XIV che ha sottolineato come le dipendenze non riguardano esclusivamente sostanze stupefacenti o alcol, ma anche “gioco compulsivo, scommesse, pornografia, fino alla presenza quasi costante sulle piattaforme digitali”. Richiamando poi il ruolo di politica, scuola e famiglia, il Pontefice ha indicato “la strada della prevenzione delle dipendenze” che passa per “le opportunità di lavoro, l’educazione, lo sport, la vita sana, la dimensione spirituale dell’esistenza”.

L’intervento di Giorgia Meloni

Una sorta di “gioco di squadra” al quale ha fatto riferimento anche la premier. Sia nell’evidenziare la necessità di “arrivare a una sintesi che guardi all’interesse generale”, perché “la sfida alle dipendenze è considerata dallo Stato una priorità”, sia nel mostrarsi compiaciuta per la ritrovata ampia partecipazione, dopo diversi anni, alla Conferenza Nazionale sulle dipendenze. Perché, ha aggiunto, “per noi la droga e le dipendenze non avranno l’ultima parola, nessuno resterà solo in questa battaglia o sarà abbandonato a sé stesso”. Per quanto riguarda in particolare il contrasto alle droghe, Giorgia Meloni ha richiamato l’impegno del governo. Siamo tra i primi al mondo ad aver realizzato un piano per prevenire la diffusione del Fentanyl. Ma anche l’azione contro il narcotraffico seguendo “una delle principali intuizioni di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Quello strumento di indagine che noi riassumiamo nelle parole ‘follow the money’ e che ancora oggi rappresenta lo strumento più efficace nelle mani di magistrati e forze di polizia”.

Il ‘fuori programma’ del Presidente della Repubblica

“Apprezzamento per la convocazione della Conferenza e per le modalità del suo svolgimento” è stato espresso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento ’fuori programma’. Il Capo dello Stato ha riportato l’attenzione “sull’impegno corale” di cui necessita il contrasto alle dipendenze. E ha accostato lo slogan della Conferenza, ‘Insieme si può’, alle parole “che ha usato la presidente del consiglio: ‘Nessuno si troverà solo’. E’ un impegno di grande importanza perché è un fronte di libertà, come ha ricordato Papa Leone XIV”. Il modo “affinché i giovani siano liberi e protagonisti, liberi e responsabili, protagonisti della loro vita e del loro futuro”, ha ribadito Mattarella chiudendo la fase istituzionale dell’appuntamento.

I tavoli tecnici della due giorni

Tutti scattano all’impiedi e un lungo applauso lo accompagna mentre, dopo i saluti di rito, lascia l’Auditorium per tornare al Quirinale. Le prime file si svuotano, riprende l’andirivieni di auto blu. Una breve pausa, poi i lavori riprendono con i tavoli tecnici tematici che si susseguiranno in questa due giorni della VII Conferenza Nazionale sulle dipendenze.


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