L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

L’intelligenza artificiale a scuola: una sfida necessaria

La resistenza dei docenti, mentre l'83% degli studenti la usa almeno una volta alla settimana

di Angelo Vitale -


Il digitale avanza sempre più in Italia: l’intelligenza artificiale a scuola ne è ormai elemento fondamentale.

La didattica che si innova: l’intelligenza artificiale nelle scuole

L’uso dell’intelligenza artificiale nelle scuole italiane non è più solo un’esperimento: è già una realtà concreta. Ne ha scritto su Agenda Digitale Roberta Cocco, esperta di trasformazione digitale ed empowerment femminile.

Secondo il report “Generazione AI – La nuova sfida della scuola”, realizzato dal think-tank Tortuga in collaborazione con Yellow Tech, su oltre 3mila e 800 studenti, docenti e personale scolastico di 274 istituti in 18 regioni, la presenza dell’Ia è ormai diffusa.

Il divario

Tuttavia, esiste un forte divario tra percezione e realtà. Il 66 % dei docenti afferma di utilizzare strumenti generativi almeno una volta alla settimana, mentre tra gli studenti la percentuale sale all’83 %. Molti insegnanti però pensano che gli alunni non impieghino affatto queste tecnologie (35 %).

Gli studenti usano l’IA soprattutto per controllare risposte, migliorare i testi o ottenere ispirazione, ma raramente in modo critico o approfondito.

Spesso gli insegnanti hanno una percezione distorta della reale efficacia della tecnologia. E tendono a sovrastimare la capacità dell’IA nel problem solving matematico, mentre i modelli generativi sono più performanti in ambiti linguistici, sintesi e rielaborazione testuale.

Leggi anche C’è la firma per il nuovo contratto per la scuola

Per Cocco, l’opportunità dell’intelligenza artificiale a scuola — definita “dividendo dell’Ia” — non sta tanto nell’adozione pura dello strumento, quanto nella possibilità di liberare tempo e risorse da attività ripetitive, da destinare a didattica di qualità.

La sfida

Ma per farlo servono competenze elevate e diffuse. Occorre che docenti e studenti sappiano non solo usare gli strumenti, ma capirne limiti, bias e implicazioni etiche.

Insomma, non si tratta più di chiedersi se l’intelligenza artificiale debba entrare a scuola, ma come accompagnarla.

Vietarla o ignorarla non porta risultati. È fondamentale educare all’uso critico della tecnologia, promuovere un patto educativo nuovo tra docenti e studenti, e far sì che l’Ia diventi parte integrante del processo di conoscenza e non un nemico esterno.

Leggi anche


Torna alle notizie in home