“Sostituisco il parroco” ma è un ladro: la truffa del falso prete
La scusa delle benedizioni di Natale per rubare nelle case, il caso
L’ultima trovata dei malfattori: arriva la truffa del falso prete. Ogni scusa è buona per tentare di carpire la fiducia delle persone, specialmente degli anziani. Per convincerli ad aprire la porta di casa. Ogni idea, basta che funzioni. Nel Varesotto, da giorni, c’è l’allarme del falso sacerdote. Si tratta di persone che bussano alla porta di casa presentandosi come sostituiti del parroco, incaricato da quest’ultimo di benedire le abitazioni in vista del Natale. Ma, una volta dentro, piuttosto che sussurrare giaculatorie, iniziano a rubare quello che possono.
La truffa del falso prete
Ne avevamo sentite di ogni. Il finto postino, il sedicente corriere, il falso avvocato. E poi tutta la carrellata di autoproclamatisi esponenti delle forze dell’ordine: carabinieri, poliziotti, finanzieri. Tutti fasulli. Quindi il grande classico: l’addetto alla lettura del contatore. Adesso, che gli anziani sono più scafati e hanno imparato a diffidare di chi bussa alla loro porta, occorre aguzzare l’ingegno. E l’ultima trovata è quella di spacciarsi per sacerdote.
I casi in Lombardia
Una valanga di segnalazioni è giunta dalla provincia di Varese. I casi sono subito stati denunciati. Alle forze dell’ordine e sui social. Dove il tam tam ha raggiunto ogni paese dell’area lombarda. È accaduto a qualcuno di aprire la porta al falso prete e di ritrovarsi in casa con qualche pezzo mancante. I parroci hanno ribadito le modalità per le benedizioni in casa e hanno spiegato che nessuno è stato autorizzato a sostituirli nel “giro” delle case dei fedeli. La questione è aperta. Ma quello che appare certo è che i malintenzionati hanno trovato un nuovo “metodo” per tentare di carpire la fiducia delle persone.
Torna alle notizie in home