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Politica

Bagarre Atreju: dal confronto Meloni-Schlein al Royal Rumble

di Ernesto Ferrante -


A poco più di una settimana dall’inizio di Atreju, il tradizionale evento di Fratelli d’Italia, è entrato nel vivo il duello a distanza tra la segretaria del Pd Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni. Mercoledì la leader dem ha fatto sapere di aver ricevuto l’invito a partecipare alla festa di Fdi. Questa volta, a differenza del passato, Schlein si era detta pronta a salire sul palco di Castel Sant’Angelo, ma solo a una condizione: un confronto faccia a faccia con Meloni.

La risposta di Meloni

“Leggo che Elly Schlein avrebbe finalmente accettato l’invito di Fratelli d’Italia a partecipare ad Atreju, ma solo in caso di un confronto diretto con me. Atreju è sempre stata una casa aperta al dialogo, anche con chi la pensa diversamente. Sono quindi pronta a confrontarmi con l’opposizione”, ha scritto in un post sui social la presidente del Consiglio.

Poi la controproposta: “Ritengo che al confronto debba partecipare anche Giuseppe Conte. Per due ragioni: la prima è che Giuseppe Conte, a differenza di Elly Schlein, anche negli anni passati è venuto ad Atreju senza imporre alcun vincolo. Lo ha fatto anche da presidente del Consiglio. La seconda è che non spetta a me stabilire chi debba essere il leader dell’opposizione, quando il campo avverso non ne ha ancora scelto uno”. “Da parte mia, quindi, sono disponibile a un confronto unico con entrambi”, ha concluso Meloni. Una sfida doppia, ma anche un tentativo non molto mascherato di agitare le acque nel “campo largo”, rivitalizzato dalle vittorie già annunciate alle regionali in Puglia e Campania, già governate dal centrosinistra.

Conte ha accettato

“Avevo sondato la possibilità di un confronto con Meloni ad Atreju anche nelle precedenti edizioni e mi fu risposto di no. Ora leggo che la Premier accetta di confrontarsi a patto che sul palco ci siamo sia io che Schlein. Per me va sempre bene confrontarsi e dirsi le cose come stanno. Anche in ‘trasferta’, davanti a un pubblico che ho rispettato anche quando ero Presidente del Consiglio e Fratelli d’Italia non era forza di maggioranza. Non mi sottraggo certo oggi. Ci sono!”. Ha risposto attraverso i social Giuseppe Conte, capo del M5s.

Il rilancio di Schlein

La cosa non è piaciuta per niente a Schlein: “È ridicolo”, Giorgia Meloni “è scappata un’altra volta dal confronto, questa è la realtà”, ha commentato la segretaria “dem” a Piazza Pulita su La7. “Mi dispiace che Giorgia Meloni abbia rifiutato di fare il confronto con me. Tanto più che l’anno scorso, prima delle Europee, aveva accettato di farlo. Mi viene da chiedere che cosa sia cambiato. Forse oggi faccio più paura, visti i risultati elettorali”, ha aggiunto ancora.

Atreju o Royal Rumble?

Alla doppietta dell’avversaria, ha risposto con una tripletta: “Vuole fare il confronto con anche Giuseppe Conte? Portasse Matteo Salvini? Vuole fare il confronto di coalizione? Benissimo, portasse anche Matteo Salvini, così ci confrontiamo. E se vuole portare anche Tajani, noi possiamo portare anche Fratoianni e Bonelli”. C’è chi giura che potrebbe spuntare da un momento all’altro anche Maria De Filippi con una delle sue richieste di apertura delle fatidiche buste.


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