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Politica

Le dimissioni di Federica Mogherini, invisa da Oriente a Occidente

di Giuseppe Ariola -


Federica Mogherini ha optato per le dimissioni da rettrice del Collegio d’Europa. Nell’annunciare la propria decisione, l’ex ministro degli Esteri italiana, voluta da Matteo Renzi prima alla Farnesina e poi in Europa come Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, non ha fatto alcun cenno all’indagine che la ha colpita. “In linea con il massimo rigore e la massima correttezza con cui ho sempre svolto i miei compiti, ho deciso oggi di dimettermi da rettrice del Collegio d’Europa e da direttrice dell’Accademia diplomatica dell’Ue”. Queste le uniche parole che contengono un qualche velato richiamo all’inchiesta della Procura europea tra quelle utilizzate da Federica Mogherini per annunciare le dimissioni. Una scelta prudente quella di non commentare i provvedimenti che la hanno colpita. Sia alla luce dei presunti reati contestati, sia per l’eventualità che, come trapela, l’indagine possa allargarsi.

Verso nuovi sviluppi dell’inchiesta?

Possibili nuovi sviluppi sono tutt’altro che inattesi e potrebbero ampliare il quadro al cui centro, al momento, c’è una sospetta frode riguardante i programmi di formazione finanziati dall’Ue per giovani diplomatici. Le gare per l’aggiudicazione dei relativi appalti, è la sostanza dell’accusa, sarebbero state truccate. Se gli inquirenti belgi sono stati, come già accaduto in passato a proposito di indagini finite nel nulla, particolarmente zelanti si vedrà. Di certo il dossier è stato aperto a seguito di una segnalazione. Altrettanto sicuro è che questa inchiesta getta ombra sull’Ue e sulla gestione della sua complessa macchina. Così come appare evidente che Federica Mogherini non goda di particolare simpatia, visti i pochissimi commenti che hanno accompagnato il fermo prima e le dimissioni dopo. E a conferma di come sia malvista, almeno al di fuori dei confini europei, c’è stato un inaspettato e difficilmente immaginabile asse tra Oriente e Occidente.

Le dimissioni di Federica Mogherini viste da Russia e Usa

Dalla Russia, che oggi più che mai ha tutto l’interesse di screditare l’Unione, è arrivato il commento della solita Zakharova. “Mogherini non è nemmeno la prima goccia. È un piccolo pesce in un mare di corruzione”, ha affondato il colpo la portavoce del ministero degli Esteri della Russia. Dagli Usa, invece, è stato il vice Segretario di Stato Christopher Landau a evidenziare che la principale indagata dell’inchiesta europea è la “stessa persona che ha descritto Cuba comunista come una democrazia a partito unico e ha favorito investimenti europei, turismo e commerci che hanno sostenuto il regime repressivo e stridentemente antiamericano dell’isola”. La riprova di come la Mogherini non abbia moltissimi amici.


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