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Economia

Vendemmia di qualità in Piemonte

I tecnici assegnano valutazioni molto positive: nove stelle ad Arneis, Favorita, Brachetto, Nebbiolo (Langhe e Roero) e Sauvignon blanc

di Angelo Vitale -


La vendemmia 2025 in Piemonte sorprende per un clima irregolare che accelera la maturazione, riduce le rese e alza la qualità delle uve. La produzione scende tra il 7% e il 10%, ma il comparto cresce in valore, export ed enoturismo. Il nuovo rapporto L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2025 racconta un settore in trasformazione e pronto ad affrontare sfide globali con strumenti nuovi.

Un’annata veloce e un vigneto che cambia volto: clima dinamico e raccolta anticipata

La primavera piovosa e l’estate calda fanno correre le maturazioni e spingono i produttori a iniziare la raccolta prima del previsto. Le rese si riducono ma la qualità rimane alta. La produzione regionale raggiunge 2,15 milioni di ettolitri, di cui 2 milioni DOP, pari al 93% del totale.

In Piemonte un patrimonio economico che rimane centrale

Il vino piemontese genera 1.180 milioni di euro e conferma la regione al secondo posto in Italia. L’export vale circa il 60% della produzione e mantiene una forte presenza in Europa. Le nuove dinamiche premiano Svezia e Canada, mentre Usa, Germania, Regno Unito e Svizzera rallentano. Nel medio periodo crescono invece Spagna (+202%), Francia (+86%), Australia (+62%) ed emergono Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud e Brasile.

Enoturismo in crescita e nuove strategie di mercato, la spinta del turismo del vino

Il Piemonte sviluppa un modello vincente. Le prenotazioni aumentano del 20%, l’operatività si estende fino a novembre e il turismo nazionale diventa decisivo. Le fasce più richieste rimangono 11:00 e 16:00, mentre le esperienze serali attirano meno.

Una filiera che chiede programmazione

Paolo Bongioanni insiste su ricerca, innovazione e promozione come pilastri strategici. Chiede strumenti scientifici, come un nuovo Osservatorio, per guidare scelte e investimenti. Giulio Porzio richiama la politica a un’azione rapida e strutturale, con una gestione del potenziale viticolo più moderna.

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Export globale: segnali di debolezza e nuove opportunità, il quadro internazionale

Secondo Nomisma, i consumi calano e il potere d’acquisto si riduce. La Gdo italiana registra un -2% a volume, mentre gli spumanti crescono del 6%. Anche i principali Paesi importatori mostrano rallentamenti. I rossi piemontesi però segnano un +3,8% a valore.

Focus Usa

Francesco Ganz evidenzia un mercato selettivo, condizionato da dazi, volatilità e concorrenza crescente. Chiede una promozione coordinata per rafforzare il brand Italia e orientare la domanda verso la categoria.

I numeri: qualità alta e vigneto in riduzione

Stime aggiornate indicano 43.792 ettari di superficie vitata, in lieve calo rispetto agli ultimi anni. I tecnici assegnano valutazioni molto positive: nove stelle ad Arneis, Favorita, Brachetto, Nebbiolo (Langhe e Roero) e Sauvignon blanc. La produzione DOP raggiunge 2 milioni di ettolitri e coinvolge 60 denominazioni.

Le risorse OCM per il 2024/2025 toccano 18,25 milioni di euro, con fondi per promozione, ristrutturazione vigneti e innovazione, affiancati da 6 milioni regionali per i prodotti di qualità.


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