Medvedev minaccia Zelensky. Individuato gruppo criminale nel Parlamento ucraino
Si allarga lo scandalo corruzione in Ucraina
Dmitry Medvedev ha lanciato un pesantissimo avvertimento a Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino “dovrà nascondersi per il resto della sua vita”, ha scritto su X il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo dopo il presunto attacco con droni contro la residenza del leader del Cremlino Vladimir Putin nella regione di Novgorod. Zelensky, secondo Medvedev, “sta cercando di far fallire la risoluzione del conflitto. Vuole la guerra. Beh, almeno ora dovrà nascondersi per il resto della sua inutile vita”.
Trump è arrabbiato per il presunto attacco ucraino
Il presidente Usa Donald Trump ha criticato il raid, che Kiev ha negato, affermando di essere “molto arrabbiato”. “Questo è un momento delicato – ha aggiunto il tycoon – non è il momento giusto. Una cosa è attaccare perché stanno attaccando. Un’altra è attaccare casa propria”.
Zelensky scarica le colpe su Putin
“Non mi fido di Putin”, perché il presidente russo “non vuole davvero la pace” e “può scordarsi” di partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina con “gas a basso costo” dopo la guerra. Ma quello che è certo è che “l’Ucraina non può sconfiggere la Russia senza l’aiuto degli Stati Uniti”, per cui è necessario che il presidente americano “Trump continui a fare pressione” su Putin. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky nel corso di una intervista a Fox News dopo la telefonata tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin.
Ancora corruzione in Ucraina
L’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (Nabu) e la Procura Specializzata Anticorruzione (Sapo) hanno segnalato cinque parlamentari sospetti, presunti membri di un gruppo criminale attivo all’interno della Verkhovna Rada agevolando l’ottenimento di benefici indebiti, in cambio di voti.
“Nabu e Sapo hanno segnalato membri di un gruppo criminale organizzato che operava all’interno della Verkhovna Rada dell’Ucraina, il quale faceva sì che i parlamentari ricevessero benefici indebiti per il voto ‘obbligatorio’”, si legge nel comunicato. Stando all’indagine, il sodalizio aveva una struttura gerarchica, con una chiara divisione dei ruoli. L’organizzazione includeva parlamentari in carica e funzionari della Verkhovna Rada. Le attività erano coordinate da uno dei deputati.
Per organizzare le votazioni, i suoi membri inviavano istruzioni con i numeri dei disegni di legge in un gruppo WhatsApp creato all’uopo. Dopo le votazioni, ad alcuni parlamentari è stato sistematicamente consegnato denaro in contanti.
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