Politica

Abruzzo, Marsilio avanti su D’Amico dopo il testa a testa

di Redazione -


Dopo la tornata delle Regionali in Sardegna, si va al voto in Abruzzo. Un milione e duecentomila gli aventi diritto al voto e dovranno scegliere tra il presidente uscente Marco Marsilio (centrodestra) e lo sfidante Luciano D’Amico (centrosinistra). Lo spoglio inizierà alla chiusura dei seggi nella notte tra domenica e lunedì.

Quello del voto in Abruzzo è il secondo appuntamento dell’anno alle urne – dopo la Sardegna che ha visto la vittoria della candidata di centrosinistra Alessandra Todde – e non sarà di certo l’ultimo. Dopo l’Abruzzo infatti toccherà alla Basilicata e più in là al Piemonte, fino all’autunno quando al voto andrà l’Umbria. Senza dimenticare le Europee il prossimo giugno.

Urne aperte tutto l’anno che metteranno alla prova governo e opposizioni. Intano per la tornata del voto in Abruzzo è il centrodestra che sembra essere sull’attenti. Un atteggiamento derivante dai risultati della Sardegna dove la coalizione di centrodestra è riuscita a farsi sconfiggere, nonostante abbia aumentato i propri consensi. Un secondo passo falso sarebbe interpretato come un passo falso per la premier Giorgia Meloni, visto che il centrosinistra parla già di “remuntada”.

 Elezioni regionali in Abruzzo: il voto

I cittadini dell’Abruzzo sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione e la relativa composizione del Consiglio regionale (in totale ci sono da eleggere 31 consiglieri: due di essi sono il candidato presidente eletto e quello arrivato secondo, gli altri 29 in base alle preferenze espresse).

Si vota dalle 7 alle 23: i seggi saranno aperti in tutte le quattro circoscrizioni, che corrispondono alle quattro province locali, L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Lo spoglio delle schede comincerà immediatamente dopo la chiusura dei seggi, tanto che è auspicio che già a notte inoltrata si possa avere un quadro abbastanza definito dell’esito del voto, che non prevede un ballottaggio (chi vincerà al primo turno sarà il nuovo presidente).

Alle precedenti regionali del 2019 i votanti furono il 53%, registrando un netto calo rispetto alle consultazioni precedenti del 2014, quando alle urne andò il 61,56%. Alle più recenti Politiche del 2022 votò il il 63,99%.

Cinque anni fa Marsilio ottenne il 48,03% dei voti, la sua coalizione il 49,20%. Il candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini raggiunse il 31,29%; la sua coalizione, con 7 liste, arrivò al 30,64%. In gara allora anche Sara Marcozzi del M5s che ottenne il 20,20%, e Stefano Flajani con lo 0,48%.

L’affluenza al voto alle ore 12.00


Secondo i primi dati, corrispondenti all’incirca ad un quarto delle sezioni della regione, l’affluenza sale (le analisi precedenti alla chiusura della campagna elettorale assegnavano a questa ipotesi un impegno dell’elettorato sollecitato dal centrosinistra che contende la Regione al centrodestra): più di due punti sul dato del 2019.

ABRUZZO417 su 1.63415,7513,36

Il raddoppio delle sezioni scrutinate conferma il dato: affluenza in aumento ovunque intorno a 2 punti, solo a Chieti la crescita è di un solo punto.

ABRUZZO821 su 1.63415,6013,43

Quando il numero delle sezioni scrutinate ha superato il 75%, evidente l’aumento dell’affluenza, che va stabilizzandosi in 2 punti e mezzo rispetto al 2019.

ABRUZZO1.213 su 1.63415,7213,31

Alla fine, l’affluenza sale al 15,90, poco meno di 2 punti e mezzo.

ABRUZZO1.634 su 1.63415,9013,43


L’affluenza al voto alle ore 19.00

Affluenza definitiva (1.634 sezioni su 1.634) alle 19 al 43,93%. Un dato di poco superiore rispetto alla precedente tornata elettorale, quando alle 19 aveva votato il 43,01% degli elettori.

Lo scrutinio e gli exit poll

Alla fine, affluenza in calo rispetto alle precedenti elezioni. Dopo una giornata di crescita, si sta registrando – i conteggi sono ancora in corso dopo 50 minuti dalla chiusura dei seggi – una diminuzione dell’afflusso degli elettori per poco meno di un punto rispetto al 2019.

Il candidato del centrodestra Marco Marsilio è avanti su quello del campo largo Luciano D’amico. Indicato come probabile vincitore non solo dai primi risultati reali ma anche dagli exit poll. In base al secondo exit poll (campione 100%) del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva per Rete8, il presidente uscente della Regione Abruzzo è al 50,5-54,5% mentre lo sfidante Luciano D’Amico è al 45,5-49,5%. Una forbice assai più convincente di quella precedente.


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