Afragola, parla il padre di Alessio: “Chiedo perdono a tutti”
Parla il padre di Alessio, il ragazzo di 18 anni che ha confessato di aver ucciso a colpi di pietre la fidanzata 14enne Martina Carbonaro ad Afragola. È affranto e distrutto, Domenico Tucci e ai giornalisti dice: “Più che dire che mi dispiace non posso, mi dispiace e chiedo perdono io al posto di mio figlio. Non so neanche spiegare quello che ha fatto – ha concluso l’uomo – e lui pagherà ma io sono pur sempre il padre e ognuno con i propri figli si prende le sue responsabilità”. E quindi: “Non lo abbandonerò, nemmeno da lontano, lo seguirò sempre”. Infine ha concluso ribadendo la sua richiesta di perdono: “Chiedo scusa a tutti, a tutto il mondo: non ce lo saremmo mai aspettati, siamo distrutti. Martina è stata come una figlia per me e mia moglie”. Alessio Tucci ha confessato agli inquirenti di aver ucciso lui, nell’area dell’ex campo sportivo di Afragola, la fidanzata Martina perché avrebbe avuto contatti con altri ragazzi e forse avrebbe voluto mettere fine alla loro relazione.
L’uccisione della giovanissima Martina ha riportato d’attualità il tema scottante del femminicidio. La premier Giorgia Meloni ha commentato con un post su Instagram chiedendo di fare di più: “Martina aveva solo 14 anni. Aveva la vita davanti, i sogni, le amicizie, la scuola. Le è stata tolta con una violenza che lascia senza fiato, uccisa brutalmente da chi diceva di volerle bene. Un delitto spietato, che colpisce nel profondo ogni genitore, ogni cittadino, ogni essere umano. La sua morte ci sconvolge. Ci impone di guardare in faccia un male profondo, che non possiamo né ignorare né normalizzare: la violenza cieca e possessiva che troppo spesso si abbatte sulle donne, anche sulle più giovani. Alla famiglia di Martina va il mio abbraccio, pieno di dolore e vicinanza. Alla Giustizia il compito di intervenire con la massima severità. Alle Istituzioni il dovere di non voltarsi dall’altra parte”.
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