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Esteri

Anche il Cile vira a destra: Kast sarà il nuovo presidente

Il blocco conservatore avanza ancora, dopo i successi in Argentina, Bolivia, Honduras, El Salvador ed Ecuador

di Ernesto Ferrante -


Il vento di destra soffia forte sul Cile. L’ultraconservatore José Antonio Kast ha battuto in maniera netta la candidata di sinistra Jeannette Jara al ballottaggio. Descritto dall’opposizione come il “Pinochet senza uniforme”, Kast ha ottenuto circa il 58 per cento dei voti. In campagna elettorale ha promesso di espellere più di 300mila immigrati, blindare il confine settentrionale, avere “mano ferma” per comprimere i tassi altissimi di criminalità e riavviare l’economia in stallo. “Il Cile voleva un cambiamento”, ha detto il vincitore alla folla esultante, promettendo di “ripristinare il rispetto della legge” e impegnandosi a governare per tutti i cileni e ad ascoltare le critiche.

La sfida della sicurezza

Il Cile sta scontando le conseguenze dell’afflusso di gruppi criminali organizzati stranieri. A Santiago, i sostenitori di Kast hanno suonato i clacson, sventolato bandiere e gridato “Pinochet! Pinochet!”, stringendo in mano i ritratti del dittatore.

Il Cile si unisce al blocco di destra in America Latina

L’esponente di destra, 59 anni, padre di nove figli, si era già candidato due volte alle presidenziali, senza riuscire a prevalere. Dopo le elezioni in Argentina, Bolivia, Honduras, El Salvador ed Ecuador, anche il Cile ha bocciato le coalizioni di sinistra. Subito dopo la chiusura dei seggi, Jara ha chiamato Kast per ammettere la sconfitta, affermando che gli elettori si erano espressi in modo “forte e chiaro”. Tra coloro che hanno inviato le loro congratulazioni anche il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l’argentino Javier Milei.

I sondaggi hanno mostrato che oltre il 60 per cento dei cileni ritiene che la sicurezza sia il problema principale che il Paese deve affrontare. L’Afp si è soffermata sulle origini familiari di Kast. Funzionari tedeschi citati dal Guardian hanno riferito che una carta d’identità conservata nell’archivio federale della Germania dimostra che il diciottenne Michael Kast si unì al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori nel settembre del 1942.

Le congratulazioni di Meloni e Fidanza

“Mi congratulo con l’amico Josè Antonio Kast per il grande successo ottenuto alle elezioni presidenziali del Cile. Italia e Cile sono nazioni amiche e sono certa che le nostre relazioni bilaterali diventeranno ancora più forti, a partire da temi come la cooperazione economica e il contrasto all’immigrazione irregolare. Buon lavoro!”, ha scritto su X la premier Giorgia Meloni.

“Arriva una splendida notizia dal Cile, dove l’amico José Antonio Kast è appena stato eletto Presidente, liberando finalmente la sua bella patria dall’estrema sinistra, grazie al sostegno degli altri candidati di centrodestra e dei loro elettori. Una bellissima storia politica, partita da un piccolo partito di patrioti che oggi hanno conseguito un risultato straordinario. Il vento della libertà soffia sempre più forte su tutta l’America Latina…la vostra battaglia è la nostra battaglia! Buon lavoro, Presidente”. Così sui suoi social il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento Europeo Carlo Fidanza.


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