Angela Celentano: la pista turca, il Dna, l’isola con l’orfanatrofio
Una vicenda che dura da quasi 30 anni, una bimba scomparsa nel nulla, una Gip che vuole la verità da un'isoletta turca
I genitori di Angela Celentano a Chi l'ha visto?
Una storia che dura da circa 30 anni, una bambina di 3 anni scomparsa misteriosamente sul Monte Faito in provincia di Napoli, varie piste internazionali naufragate dopo la speranza che la bambina potesse essere ritrovata, da qualche tempo una nuova pista che porta ad un’isoletta turca del mar di Marmara dove una giovane donna che le somiglia vive con un uomo con una vistosa cicatrice sul collo che afferma di essere suo padre: potrebbe diventare un film ma è la vicenda reale di Angela Celentano, ogni anno da allora festeggiata nel giorno del suo compleanno con tanti regali dal padre Catello e dalla madre Maria Staiano.
La scomparsa nel 1996, le piste in Messico e Venezuela
La scomparsa di Angela Celentano risale al 10 agosto 1996, quando la bambina di 3 anni sparì durante una gita con la famiglia sul Monte Faito, in provincia di Napoli. Da allora sono stati molti gli anni di ricerche, segnalazioni e piste investigative senza esito certo.
Nel 2010 emerse una speranza quando una ragazza messicana, Celeste Ruiz Tellez, inviò email ai familiari sostenendo di essere Angela, ma si scoprì che dietro c’era un uomo che aveva usato la foto di una psicologa messicana; il test del Dna confermò che non si trattava di Angela.
Più recentemente, una modella venezuelana somigliante ad Angela fu sottoposta a test del Dna, risultato negativo.
La pista turca
La pista turca è stata aperta nel 2009, a seguito di informazioni raccolte da una blogger e un sacerdote, secondo cui Angela si troverebbe su un’isola turca, Buyukada, con un uomo ritenuto suo padre. Questa pista, che ipotizza un’adozione illegale, è stata spesso ostacolata dalla mancata collaborazione delle autorità turche.
Una giudice che vuole la verità su Angela
Nonostante la Procura di Napoli avesse chiesto l’archiviazione del caso, ritenendo insufficienti le prove e non confermata la somiglianza tra Angela e la ragazza ritratta in una foto, la Gip Federica Colucci ha respinto l’archiviazione e disposto nuove indagini, inclusi accertamenti con esame del Dna e l’audizione di testimoni turchi, tra cui un avvocato che potrebbe aiutare a identificare la ragazza nella foto.
Angela, una vicenda ancora aperta
La vicenda di Angela Celentano continua a essere aperta, con la pista turca che rappresenta l’unica ancora attivamente seguita, e la Gip di Napoli che ha dato impulso alle indagini con nuove verifiche e l’esame del Dna per fare chiarezza definitiva. La Gip chiede anche che siano ampiamente escusse alcune persone informate sui fatti: la blogger, un avvocato (già sentito dai Ros) e altri che possano identificare l’uomo con la cicatrice sul collo indicato dalla blogger.
L’orfanatrofio sull’isola turca
Paradosso suggestivo nella possibile ricostruzione che ipotizza un’adozione illegale: sull’isola di Buyukada c’è l’orfanatrofio greco-ortodosso di Prinkipo, 20mila metri quadri, il più grande edificio in legno d’Europa, il secondo al mondo ove, nel corso degli anni, hanno vissuto più di 5mila e 800 orfani. Una suggestione che non può avere però alcun collegamento alla vicenda, perché è stato chiuso quasi 30 anni prima che Angela nascesse.
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