Hot parade
Sale: Armocromia canaglia. Viva Anna Wintour in Tafazzi. Sbagliare è umano, perseverare diabolico. Fare il Met Gala e invitare per la sua prima uscita pubblica Kamala Harris tra rapper in cerca di visibilità e vip affamati di un popolo da benedire, è per la sinistra woke, dem, radical chic l’ultimo suicidio. Lo diceva Jean Cau, uno che la sapeva fin troppo lunga. Per ammazzarsi, Balzac scelse il caffé, Verlaine preferì l’assenzio, Rimbaud se ne andò in Etiopia, Che Guevara si rifugiò in una giungla, l’Occidente scelse la democrazia, e la sinistra se ne morì di armocromia, canaglia.
Stabile: Il Sultano e il Contadino. Un umile e dolce (credici!) contadino di Certaldo alla corte del Sultano, anzi del Feroce Saladino di Napoli. Non è una novella del Boccaccio ma nel Decamerone ci starebbe bene. Di pepe ce n’è Spalletti scrive nel suo ultimo libro “Il Paradiso esiste ma che fatica” scritto con Giancarlo Dotto, di essere scappato da Napoli perché stufo di doversi confrontare con un imprenditore bravo ma dall’ego smisurato. Lui.
Scende: Provaci ancora, Merz. Provaci ancora, Merz. Vincere le elezioni non serve a niente se poi stesso i tuoi, ben diciotto, ti votano contro negandoti la fiducia. Altro che governo, tocca andarsene ai giardinetti fin da subito. Chi tocca i socialisti muore, politicamente parlando. Pure Merz, che ha voluto per forza inserirli nel governo. Dopo Afd va eliminato il Parlamento. Forse forse, invece che Friedrich votato in massa dai tedeschi era meglio affidare il governo della Grande Germania alla mitologica, inossidabile, indimenticabile Alessia.
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