In carcere a Barcellona Gennaro Maffia: ha sgozzato e squartato la coppia di Bologna
Una convivenza nata da da un’esigenza economica e subito divenuta difficile per la scelta di vendere l’appartamento, i continui litigi e una discussione finale divenuta tragicamente fatale: probabilmente questo il perimetro delle indagini sull’omicidio di una coppia (il questore lo ha definito efferato) avvenuto a Bologna alle prime ore dell’alba di ieri in un appartamento di piazza dell’Unità nel quartiere Bolognina. Una scena del delitto cruenta, due corpi riversi sul pavimento cosparso di sangue accanto a molti coltelli uno dei quali è probabilmente l’arma con la quale sono stati uccisi il 54enne Luca Gombi e il 50enne Luca Monaldi, una coppia felicemente unita civilmente dal 2023 che dall’ottobre dell’anno scorso aveva deciso – erano entrambi disoccupati – di affittare una stanza del loro appartamento a Gennaro Maffia, un cittadino italiano nato a Caracas 48 anni fa.
Poi, la decisione dei due di vendere l’appartamento per trovare in campagna, fuori Bologna, una abitazione che consentisse loro di condurre loro una vita più semplice. Da qui, i continui alterchi con Maffia, che invece puntava a far arrivare dal Venezuela sua moglie e i figli per continuare a vivere in quell’appartamento, talvolta l’intervento delle forze dell’ordine arrivate a placare gli animi. Nel novembre del 2024 la decisione della coppia di cambiare la serratura dell’abitazione e le proteste di Maffia che si diceva titolare di un regolare contratto e lì residente oltre che – così a qualche parente – preoccupato di temere per la sua vita per le continue tensioni e i frequenti litigi con la coppia che lo ospitava.
Fino alle 6.30 di ieri quando i vicini hanno sentito delle urla e avvisato i carabinieri che hanno trovato Luca Monaldi sgozzato e Luca Gombi eviscerato con una profonda ferita all’addome. Maffia non era presente al momento del ritrovamento dei corpi, ma è stato subito individuato come il presunto autore del duplice omicidio. È stato perciò arrestato a Barcellona, all’aeroporto El Prat, poche ore dopo essersi imbarcato su un volo da Bologna probabilmente diretto in Venezuela dove risiede la sua famiglia.
Le autorità italiane stanno lavorando per formalizzare la richiesta di estradizione, ma al momento non è stata resa nota una data precisa per il suo rientro in Italia. La Procura di Bologna coordina le indagini e la procedura di estradizione, che dovrebbe avvenire a breve, considerata la cooperazione internazionale già in atto.
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