Blitz delle forze di sicurezza israeliane a Jenin, in Cisgiordania. Il bilancio dell’attacco è di almeno sette morti e dieci feriti. Come riferisce l’esercito di Israele, l’obiettivo è stato quello di colpire infrastrutture terroristiche che si troverebbero nella città. Tra queste, ci sarebbe stato un magazzino destinato a stoccare armi ed esplosivi. Inoltre è stato colpito un centro di osservazione. L’organizzazione finita nel mirino di Israele è quella delle Brigate Jenin, che uniscono varie fazioni arabe. Per colpire le infrastrutture, Gerusalemme ha impiegato droni o missili.

L’autorità palestinese però parla apertamente di crimine di guerra. Il portavoce del presidente Abu Mazen accusa: “Un nuovo crimine contro il nostro popolo indifeso – dice Nabil Abu Rudeinah – la comunità internazionale deve rompere il suo vergognoso silenzio e agire seriamente per costringere Israele a fermare la sua aggressione”.