Cocaina a Gioia Tauro. Maxi-sequestro da 175 chili nel porto calabrese
La bamba come la farina per la frittura. Maxi-sequestro al porto di Gioia Tauro.
Il porto di Gioia Tauro torna sotto i riflettori con un nuovo colpo al narcotraffico internazionale. In una delle operazioni più rilevanti degli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno sequestrato 175 chilogrammi di cocaina purissima, nascosti in container refrigerati pieni di pesce surgelato. Il valore della droga supera i 30 milioni di euro, confermando il ruolo strategico dello scalo calabrese nei traffici illeciti tra America Latina ed Europa.
Il blitz della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro hanno condotto il sequestro grazie a un’azione congiunta. Gli operatori hanno ispezionato i container provenienti dall’America Latina e destinati ai mercati italiani ed europei, utilizzando scansioni radiogene e unità cinofile antidroga. Durante i controlli, gli agenti hanno scoperto 154 panetti di cocaina nascosti tra polpi e gamberi surgelati all’interno di tre container refrigerati.
Gioia Tauro, crocevia del narcotraffico internazionale
Il porto di Gioia Tauro è da anni considerato uno dei principali snodi del traffico di stupefacenti nel Mediterraneo. La posizione strategica e l’elevato volume di merci in transito rendono lo scalo un obiettivo privilegiato per le organizzazioni criminali internazionali. Tuttavia, il recente sequestro dimostra che la sorveglianza è stata potenziata e che le tecnologie di controllo diventano sempre più sofisticate.
Un mercato che non conosce crisi
La cocaina sequestrata avrebbe potuto generare milioni di euro di profitti per le organizzazioni coinvolte.
Il suo elevato grado di purezza indica che i trafficanti l’avrebbero tagliata e distribuita in dosi, moltiplicando i guadagni. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe alimentato dipendenze, violenze e degrado sociale, ma gli investigatori l’hanno intercettata prima che raggiungesse le strade italiane ed europee.
La lotta al narcotraffico continua
L’operazione di Gioia Tauro si inserisce in un piano nazionale di contrasto al narcotraffico internazionale, che vede impegnate le autorità italiane in una battaglia quotidiana contro le mafie transnazionali.
La collaborazione tra reparti specializzati e l’uso di nuove tecnologie si confermano strumenti decisivi per colpire i traffici di droga e tutelare la sicurezza del Paese.
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