Cronaca

Garlasco, rilievi dei Ris a casa Poggi

di Lino Sasso -


A 18 anni dal delitto di Garlasco, gli investigatori tornano nella villetta di via Pascoli per una nuova, approfondita ispezione scientifica. I carabinieri del Ris, su incarico della Procura di Pavia guidata da Fabio Napoleone, stanno effettuando rilievi ad alta tecnologia per ricostruire in 3D l’interno e l’esterno dell’abitazione dove, nell’agosto del 2007, venne uccisa Chiara Poggi. Un sopralluogo non a sorpresa, viene precisato, ma pianificato da tempo, notificato alle parti e finalizzato a ottenere nuovi elementi sulla scena del crimine. Laser scanner, droni e rilievi fotografici sono gli strumenti utilizzati per una mappatura digitale dell’ambiente. L’obiettivo: analizzare le traiettorie delle tracce di sangue e la possibile dinamica dell’omicidio. Il provvedimento di “ispezione dei luoghi” parla chiaro: occorre accertare “le tracce e gli effetti materiali del reato”, anche rimuovendo eventuali ostacoli architettonici che potrebbero impedire l’accesso all’immobile.

L’indagine sul delitto di Garlasco rappresenta un nuovo filone che affianca, senza sostituire, la condanna definitiva a 16 anni inflitta ad Alberto Stasi

Questa nuova attività rientra nell’inchiesta sul delitto di Garlasco che ha come unico indagato Andrea Sempio, amico di Chiara, il cui nome era emerso già anni fa ma su cui solo di recente si sono concentrate nuove attenzioni investigative. Alla nuova ispezione partecipa anche l’avvocata Angela Taccia, legale di Sempio, mentre i legali della famiglia Poggi, pur informati dell’attività, non hanno ricevuto notifica formale. “Non abbiamo titolo per partecipare, si tratta di un accertamento della Procura”, ha chiarito l’avvocato Francesco Compagna. Più netto il commento dell’altro legale di Sempio, Massimo Lovati: “Non ho idea di cosa stiano facendo o cercando, non si capisce nulla”. Non si tratta, con ogni probabilità, di una ricerca di nuovi reperti biologici, data la distanza temporale dai fatti. Ma la tecnologia potrebbe ora offrire ciò che 18 anni fa era impossibile immaginare: una ricostruzione virtuale capace di rimettere in discussione ipotesi, tempi e movimenti attorno a uno dei casi più controversi della cronaca giudiziaria italiana.


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