Erica Fox, la triatleta californiana morta dopo l’attacco di uno squalo
La morte di Erica Fox ha scosso la comunità sportiva della California e non solo. La triatleta cinquantacinquenne, atleta esperta e figura molto conosciuta tra i nuotatori della costa di Monterey, è stata ritrovata senza vita dopo una settimana di ricerche intense, avviate quando non aveva fatto ritorno da una nuotata di gruppo. La vicenda, drammatica e inattesa, ha riportato l’attenzione sui rischi del nuoto in mare aperto in una delle aree più frequentate dagli appassionati di sport acquatici.
Una nuotata abituale trasformata in tragedia
La mattina della scomparsa, Fox aveva partecipato a una sessione di nuoto con altri atleti partiti da Lovers Point, un tratto di costa molto amato dai triatleti locali. Il gruppo aveva iniziato l’allenamento in condizioni considerate favorevoli, con mare calmo e buona visibilità. Durante il rientro, però, la donna non era più stata avvistata. L’allarme era scattato immediatamente e aveva mobilitato Guardia Costiera e volontari.
Le ricerche avevano coperto un’ampia porzione di mare e di costa, fino al ritrovamento dei resti sulla spiaggia di Davenport Beach, a nord di Santa Cruz. Il riconoscimento era stato effettuato dai familiari, che avevano seguito ogni fase delle operazioni.
La testimonianza che ha indirizzato le indagini
Un automobilista aveva riferito di aver visto uno squalo emergere dall’acqua con quella che sembrava una figura umana. Questa segnalazione aveva orientato fin da subito gli investigatori verso l’ipotesi dell’attacco. La zona ospita stabilmente il grande squalo bianco, specie che frequenta le acque fredde della California settentrionale. Gli esperti non hanno ancora confermato ufficialmente la specie coinvolta, ma le dinamiche descritte dai testimoni coincidono con comportamenti noti di questi grandi predatori.
Una figura amata dalla comunità sportiva
Erica Fox era molto più di una triatleta competitiva. Partecipava regolarmente a eventi di endurance, tra cui la celebre Escape From Alcatraz, e sosteneva iniziative locali dedicate alla sicurezza in mare. Gli amici la descrivono come una donna determinata, generosa e profondamente legata all’oceano. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto evidente, tanto che il club di nuoto di cui faceva parte ha organizzato una marcia commemorativa lungo la costa.
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