Cultura & Spettacolo

Ferragni da Fazio non convince il Codacons: “Smetta di parlare di fraintendimento”

di Cristiana Flaminio -

Chiara Ferragni durante l'intervista a 'Che Tempo che fa', Milano, 03 marzo 2024. ///// talian blogger, businesswoman, fashion designer and model, Chiara Ferragni, during the interview at the Nove program 'Che Tempo che fa', conducted by Fabio Fazio, in Milan, Italy, 03 March 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI


L’intervista di Chiara Ferragni da Fabio Fazio ha lasciato con l’amaro in bocca quei milioni di telespettatori, tra cui il Codacons, che hanno proiettato il canale Nove in testa alle classifiche Auditel di ieri sera. A seguire l’intervista, tra i 2,9 milioni di spettatori (per il 14% di share), c’erano anche i dirigenti dell’associazione dei consumatori che hanno seguito, con puntiglio, le parole dell’imprenditrice digitale nello studio di Fazio. E hanno riscontrato più di un tema di scontro. Che, puntualmente, hanno affidato a una dettagliata nota stampa. “Chiara Ferragni deve togliersi dalla bocca le parole fraintendimento e buona fede, perché quando un pandoro viene venduto attraverso comunicati stampa e cartigli che lasciano intendere ai consumatori l’esistenza di un legame tra vendite e donazioni in favore dei bambini malati di cancro, non può esserci alcun tipo di fraintendimento e nessun errore di comprensione da parte dei cittadini”, tuona il Codacons. Che rincara la dose: “Fabio Fazio avrebbe dovuto entrare più nel dettaglio della vicenda e delle comunicazioni legate al pandoro, in modo da chiarire meglio ai telespettatori quali fossero i chiari messaggi lanciati dalla Ferragni e da Balocco che non lasciavano affatto spazio ad alcun fraintendimento”. Lo stesso Fazio, introducendo l’ospite, aveva mandato una stilettata al Codacons affermando di non essere “un magistrato, né un giudice, nemmeno un tribunale o un prete” e di “ispirarsi banalmente all’articolo 21 della Costituzione”. Ma il Codacons va avanti come un bulldozer e ripercorre le accuse a Ferragni e al suo intervistatore: “Quando si ingannano 300mila consumatori le parole fraintendimento e buona fede vanno sostituite dalle parole dolo e falsi, ma un Fazio non ci arriva proprio o fa finta di non arrivarci…”. Quindi i consumatori citano il provvedimento Agcom da cui è partita la buriana che ha travolto il mondo glamourissimo e dorato di Ferragni e friends: “L’autorità scrive testualmente: ’Con riguardo al contenuto del cartiglio apposto sui Pandori griffati (che riportava: ’Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing’), si evidenzia che in nessuna parte del messaggio è dato rinvenire che il finanziamento si riferisce a una donazione fatta in cifra fissa e mesi prima; al contrario, la formulazione, data anche la sua collocazione sulla confezione del pandoro, lasciava intendere che il reperimento dei fondi per la donazione fosse legato alle vendite del Pandoro griffato”.


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