Politica

Giorgia Meloni candidata alle europee

di Giuseppe Ariola -

Giorgia Meloni alla Kermesse di Fdi a Pescara


Dopo i rumor che si sono susseguiti negli ultimi mesi, alla fine è arrivata l’ufficialità: Giorgia Meloni sarà candidata alle elezioni europee. L’annuncio è stato dato dalla Presidente del Consiglio in persona nel corso del suo intervento dal palco della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, durante il quale ha anche ripercorso l’ultimo decennio del movimento del quale è leader, soffermandosi sulla crescita in termini di consenso conseguita rispetto alle europee del 2014 e a quelle del 2019. “Non toglierò un solo minuto all’attività di governo per fare campagna elettorale: il mio compito è risolvere i problemi della nazione e questo intendo farlo anche in campagna elettorale”, ha precisato la premier che guiderà le liste del partito in tutte le circoscrizioni. Non è mancata una stoccata a Elly Schlein per le difficoltà incontrate dai dem nella scelta de simbolo e sull’eventualità, poi tramontata, che la numero uno del Nazareno venisse incaricata della responsabilità di essere capolista ovunque. “Siccome non sono la segretaria del Pd confido che il partito farà del suo meglio per darmi una mano”, ha ironizzato la Meloni aggiungendo che l’obiettivo di questa scelta è quella di “contribuire a fare in Europa esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022 per creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare finalmente all’opposizione la sinistra anche in Europa”. L’ambizione dichiarata della premier italiana è quella di superare in Ue “maggioranze innaturali tra il centro e la sinistra, nelle quali il Ppe è finito troppe volte ad assecondare scelte ideologiche che venivano dettate dall’agenda progressista. Noi possiamo portare anche in Europa il modello italiano, e sarebbe una vera e propria rivoluzione”.
”Scendo in campo – ha ribadito ancora – anche per chiedere agli italiani se sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in Italia, del lavoro che stiamo facendo in Europa. Lo faccio perché oltre a essere il presidente di Fratelli d’Italia io sono anche il leader dei Conservatori europei, che vogliono avere un ruolo decisivo nel cambiare rotta alle politiche europee. Votando FdI l’8 e 9 giugno si voterà per dare ancora più forza al nostro governo in Italia e in Europa. Lo faccio perché mi sono sempre considerata un soldato e i soldati quando devono non esitano a schierarsi in prima linea”. Durante il suo discorso, infatti, Giorgia Meloni non ha mancato di snocciolare alcune politiche comunitarie ritenute, a suo avviso, controverse, ribadendo l’obiettivo di difendere “anche in Ue le nostre eccellenze, i nostri confini, la nostra identità”.
Non è poi mancata un’uscita da vera leader, oltretutto, dal sapore squisitamente berlusconiano: “scrivete solo il mio nome, Giorgia” sulla scheda elettorale, perché “sono e sarò sempre una persona a cui dare del tu, senza formalismi, senza distanza. Sono e sarò sempre fiera di essere una persona del popolo. Il potere non mi imbroglierà, il palazzo non mi isolerà”, ha chiosato la leader del centrodestra.


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