Attualità

Grillo jr a processo per stupro: il ricordo della ragazza tra singhiozzi e lacrime

di Angelo Vitale -

Ciro Grillo


Già nel vivo al Tribunale di Tempio Pausania in provincia di Sassari l’udienza del processo che vede imputati Ciro Grillo e i suoi tre amici accusati dello stupro di una ragazza italo norvegese. La ragazza che ha denunciato il presunto stupro è arrivata in tribunale con la madre e l’avvocata Giulia Bongiorno ed è entrata da un ingresso laterale su un’auto con i vetri oscuri.

Subito la mossa della difesa. “Noi abbiamo comunicato alle parti che, se tutti fossero d’accordo, potremmo acquisire le dichiarazioni che la ragazza ha già reso, senza rinunciare a sentirla. Certamente non possiamo rinunciare noi”. Così l’avvocata Antonella Cuccureddu, legale di Edoardo Capitta, uno degli imputati del processo per il presunto stupro di gruppo sulla ragazza italo norvegese in cui il personaggio più noto è il figlio del fondatore del movimento 5Stelle.

Una richiesta rigettata dal presidente del Tribunale, Marco Contu. A porte chiuse l’udienza ma respinta da Contu anche la richiesta di sentire la ragazza con una protezione. Gli imputati sono assenti.

Immediata, di seguito, una prima concitazione dell’udienza. La presunta vittima dello stupro di gruppo della Costa Smeralda è scoppiata a piangere mentre rispondeva alle domande del procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e allora Contu ha sospeso l’udienza. La giovane, apparsa molto provata, quando ha ripercorso i primi momenti di quella sera tra il 6 e il 7 luglio del 2019 ha iniziato a singhiozzare e così è stata decisa una breve pausa del processo.

“Non sentivo il mio corpo e neppure le mie braccia, non riuscivo a muovermi…”: questo il racconto, tra i singhiozzi, della notte tra il 6 e il 7 luglio del 2019. La giovane, che all’epoca aveva 19 anni, rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, ha ricordato quanto sarebbe avvenuto dopo la serata trascorsa con i quattro ragazzi genovesi al Billionaire. Con la sua amica ‘Roberta’, nome di fantasia, la giovane andò con Grillo junior e i suoi tre amici nel residence di Costa Smeralda. Qui sarebbero avvenute le violenze. Prima da parte di uno dei ragazza, Francesco Corsiglia, come dice la giovane, e poi degli altri tre.

“Io volevo urlare ma non ci riuscivo. Volevo gridare ma ero come paralizzata”. “A un certo punto – ha aggiunto – , quella notte fui costretta a bere della vodka dalla bottiglia. Vittorio (Lauria ndr) mi afferrò la testa con la forza e con una mano mi teneva il collo e con l’altra mi forzava a bere”.

Una serata iniziata al Billionaire, bevendo qualche drink al Billionaire dove aveva conosciuto Ciro Grillo e i suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Qui avrebbero bevuto champagne, e vodka con Redbull.

IN AGGIORNAMENTO…


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