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I Brics crescono: 5 nuovi ingressi, Milei si sfila, presidenza alla Russia, sempre la Cina alla regia

di Angelo Vitale -

epa10814974 President of China Xi Jinping arrives at the 2023 BRICS Summit at the Sandton Convention Centre in Johannesburg, South Africa, 23 August 2023. South Africa is hosting the 15th BRICS Summit, (Brazil, Russia, India, China and South Africa), as the group’s economies account for a quarter of global gross domestic product. Dozens of leaders of other countries in Africa, Asia and the Middle East are also attending the summit. EPA/GIANLUIGI GUERCIA / POOL


Per l’Argentina che rinuncia ad entrare, cinque nuovi ingressi nei Brics da questo 2024. L’Arabia Saudita, l’Iran, l’Egitto, l’Etiopia e gli Emirati Arabi Uniti sono entrati ufficialmente a far parte del gruppo un tempo considerato delle economie emergenti e che ora punta sempre più ad affermare il suo ruolo sullo scenario globale. Cinque nuovi ingressi per rafforzare – tra i Paesi aderenti – il versante di quelli produttori di petrolio.

La televisione di Stato saudita ha annunciato oggi l’adesione ufficiale da parte di Riad. Nei giorni scorsi aveva invece ritirato la sua possibile adesione l’Argentina sotto la presidenza di Javier Milei, in contrasto con il ruolo di predominio della Cina pur essendo il Paese del Dragone con il Brasile suo importante partner commerciale.

La Russia ha ora assunto la presidenza del gruppo di cui fanno parte anche Brasile, India, Cina e Sud Africa, da 9 anni alternativi al Fondo Monetario Internazionale con questa denominazione dopo aver operato con il nome Bric dal 2009.

I Brics recentemente ampliati coprono una popolazione complessiva di circa 3,5 miliardi di persone, con un’economia combinata che vale oltre 28,5 trilioni di dollari, circa il 28% dell’economia globale.

La crescita del gruppo potrebbe segnare un cambiamento nel panorama geopolitico, anche se le analisi finora emerse evidenziano uno scenario di attesa sugli effetti di questo ampliamento, per verificare se l’espansione costituirà alla fine un aiuto o un ostacolo per gli Stati membri. In proposito – questo sarebbe un timore particolarmente avvertito dalla Cina – le differenze all’interno del gruppo potrebbero indebolire il processo decisionale e il potere effettivo dei Brics sul piano generale. Il proposito della Cina rimane quello di instaurare nel mondo una manovra completamente alternativa a quella dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, fin qui condizionata dagli Stati Uniti.


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