Dossier Ai

Ursula alla guerra di TikTok: “Non escludo il ban in Europa”

di Giovanni Vasso -


TikTok, in Europa si apre un nuovo capitolo nella faida tech Usa-Cina. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen “non esclude” che l’Europa possa decidere di bandire il social cinese. Sulla falsariga di quanto decretato, nei giorni scorsi, dal Congresso Usa. La mossa di von der Leyen, a tutta prima, parrebbe elettorale. Perché la dichiarazione di guerra della presidente uscente che punta, prima nella storia, a un bis alla guida della Commissione, sono state pronunciate nell’ambito di un dibattito tra gli spitzenkandidaten. “La Commissione è stata la prima istituzione al mondo a vietare TikTok sui nostri telefoni aziendali. Quindi, per essere molto chiari, conosciamo esattamente la pericolosità di TikTok”. Insomma, il social cinese sarebbe pericolosissimo. Al punto da convincere la stessa von der Leyen a non fare campagna elettorale sulla piattaforma “alla luce – come ha spiegato il capo della sua campagna elettorale Alexander Winterstein – delle preoccupazioni per la sicurezza”. Parole che, da elettorali, diventano politiche e programmatiche se vengono associate a quelle pronunciate, nei giorni scorsi, dal commissario Ue Thierry Breton. Che, annunciando l’apertura di una procedura che porterebbe al ban per la versione lite del social edito da Bytedance, ha affermato che “i nostri figli non sono cavie”.

Se, a livello ufficiale, la Cina non fa un plissé ed evita di i quanto sta accadendo in Occidente, i giornali cinesi stanno già iniziando a imbastire una vera e propria battaglia culturale, lanciando una crociata contro quella che hanno già definito “sinofobia”. Slogan giornalistici, certo, ma che nascondono la volontà di non cedere di un millimetro. In America, nonostante l’ultimatum a cedere nei confronti di Bytedance sia “legge”, è già guerra legale. E la società non ha intenzione di lasciare nulla di intentato. Presto la bagarre si potrebbe spostare anche in Europa dove verrebbe condotta sulla scorta dei nuovi regolamenti digitali, su tutti il Dsa.


Torna alle notizie in home