IN LIBRERIA – Jane Austen tra realtà e letteratura
Nel romanzo Effetto Jane Austen, Federica Brunini ci accompagna in un viaggio che è al tempo stesso fisico, emotivo e letterario, conducendo il lettore attraverso i paesaggi dell’Inghilterra austeniana, ma anche nei meandri della memoria, dell’identità e del rapporto tra generazioni.
Il romanzo è breve, ma denso di suggestioni e riflessioni, costruito attorno a un intreccio semplice ma efficace: il ritorno alla scrittura di Amelia Maini Moss, giornalista e fotoreporter italo-inglese, incaricata da una rivista di realizzare un reportage sui 250 anni dalla nascita di Jane Austen.
Amelia, soprannominata “la Mossa” dai colleghi, è un personaggio sfaccettato: un tempo reporter di punta, ha abbandonato la carriera per dedicarsi alla famiglia e crescere i figli, mettendo da parte ambizioni e desideri personali. Accetta l’incarico con scetticismo: non ha mai letto un romanzo della Austen e la considera sopravvalutata, distante dalla realtà contemporanea. Tuttavia, il reportage la porta a confrontarsi con luoghi intrisi di storia letteraria e con persone che, al contrario di lei, provano un amore profondo per la scrittrice inglese. Tra queste spicca Emma Dubois, una giovane influencer canadese diciottenne, appassionata lettrice e divulgatrice del mondo austeniano sui social. L’incontro fra Amelia ed Emma è conflittuale. Le due donne sembrano provenire da universi opposti: una è disillusa, razionale, cinica, l’altra è romantica, entusiasta, emotivamente coinvolta. Eppure, proprio questo contrasto diventa la chiave del romanzo. Attraverso un viaggio nei luoghi che hanno ispirato Jane Austen – dal villaggio di Chawton, dove la scrittrice visse gli ultimi anni della sua vita, ai saloni eleganti di Bath, passando per le campagne dello Hampshire – le due protagoniste si conoscono, si confrontano e si trasformano.
La scrittura di Federica Brunini è leggera, scorrevole, a tratti ironica e spesso emozionante. Effetto Jane Austen si legge con piacere, come un diario di viaggio personale che alterna descrizioni suggestive dei paesaggi inglesi a momenti più riflessivi e intimi. Il tono è colloquiale e il ritmo narrativo, sebbene privo di grandi colpi di scena, si mantiene costante grazie alla costruzione di personaggi credibili. Elemento particolarmente riuscito è l’equilibrio tra realtà e letteratura. I luoghi visitati da Amelia ed Emma non sono soltanto tappe turistiche, ma diventano spazi narrativi in cui passato e presente si intrecciano. Le citazioni da Austen, inserite nel testo con naturalezza, offrono spunti di riflessione che arricchiscono la vicenda personale della protagonista.
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