Ambiente

L’Italia sotto le Stelle: il Boom del Turismo Open Air

di Marco Montini -

FAMIGLIA IN VACANZA VACANZE ESTATE FERIE VIAGGI VIAGGIO GENERATE AI IA


Tende che si aprono sull’alba, camper che solcano strade di libertà, cieli stellati come tetto e natura come compagna di viaggio: l’estate 2025 parla il linguaggio dell’aria aperta. Le cosiddette vacanze “open air” non sono più una nicchia per spiriti avventurosi, come accadeva anni fa, ma un vero e proprio motore dell’economia turistica italiana, sempre più scelto da famiglie, giovani e viaggiatori consapevoli. Insomma, un comparto in continua evoluzione, che coniuga sostenibilità, innovazione e autenticità, intercettando i desideri di un turismo esperienziale, flessibile e a misura d’uomo. Tra campeggi d’eccellenza, villaggi turistici immersi nel verde e nuove formule ibride tra comfort e avventura, il settore si conferma protagonista assoluto di una stagione che vuole respirare, muoversi e rigenerarsi a contatto con il verde e, sopratutto con sé stessi, lontani – anche se per solo qualche giorno – da quella vita quotidiana e lavorativa che corre sempre più veloce e stressante. E sono proprio i numeri a dare conto della grandezza del fenomeno. “Si consolida la crescita e sono buone le aspettative per la stagione estiva: questo in estrema sintesi il risultato di un’indagine condotta dal Centro Ricerche CISET dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (per FAITA Federcamping) su un campione di oltre 200 imprese”, si legge sul sito de Il Salone del Camper, appuntamento dedicato al camperismo e ai mezzi ricreazionali, dal 13 al 21 settembre 2025 alla Fiera di Parma. “Considerando l’andamento delle prenotazioni e del tasso di occupazione registrati fino a metà maggio, gli operatori interpellati attendono, a chiusura di stagione, un aumento medio degli arrivi e delle presenze rispettivamente del +1,3% e +1,4% sull’estate 2024. L’indagine conferma il ruolo centrale del turismo open air in Italia, con tendenze in crescita: 73 milioni di presenze previste per l’estate 2025, in crescita rispetto ai 72 milioni del 2024; 11 milioni di arrivi, di cui oltre il 52% dall’estero; permanenza media di 6,5 notti per ospite; fatturato in crescita del +1,2%. Le presenze saranno distribuite nelle oltre 2.600 strutture open air italiane”. E anche l’anno scorso i numeri dell’open air erano stati piuttosto lusinghieri: otto miliardi di fatturato all’anno con l’indotto, 11,4 milioni di arrivi nel 2024 (+3,5% rispetto al 2023), milioni di presenze con un +1,3% sul 2023. Dati rilevanti quelli snocciolati nel primo Forum di Faita Federcamping  svoltosi in quel di Roma nell’ottobre scorso, a testimonianza che le imprese di questo comparto stanno investendo e tanto su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale e sociale, facendone una delle realtà più vivaci e innovativi del panorama turistico del Bel Paese. Italia che, più in generale, si conferma metà ambitissima dai turisti, il cui sentiment continua a crescere. Secondo l’analisi dell’Ufficio Statistica del Ministero del Turismo su dati Data Appeal, infatti, nel periodo compreso tra gennaio e inizio agosto 2025, l’Italia ha registrato un punteggio di 86,4, in aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. (Il dato misura il livello di soddisfazione dei visitatori in sette categorie, tra cui cibo, gestione del tempo, inclusività e sostenibilità, ospitalità e qualità dell’alloggio, strutture e servizi, ndr). E, grazie a questo risultato, l’Italia si posiziona al secondo posto in Europa per sentiment tra i principali competitor, dietro solo alla Grecia. 


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