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Mercato auto bloccato nel 2024: prezzi troppo cari. E l’Aci: Circolano auto troppo vecchie

di Angelo Vitale -


Mercato auto bloccato, anzi “congelato” per i prossimi 12 mesi: tre italiani su quattro non cambieranno la propria autovettura nel 2024. A frenare le immatricolazioni di nuovi veicoli, innanzitutto i costi raggiunti dalle autovetture e l’incertezza in merito all’alimentazione da scegliere: per l’83% degli italiani l’acquisto deve pesare per meno di 30mila euro, il 21% si spinge addirittura ad ipotizzarlo per meno di 10mila euro. I questo quadro, ormai, l’ibrido appare l’alimentazione preferita.

Queste le principali evidenze che emergono dalla nuova instant survey “L’offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato?” condotta a novembre da Areté per leggere la reale propensione degli italiani all’acquisto di auto.

Solo 1 intervistato su 4 dichiara l’intenzione di voler cambiare la propria auto nei prossimi 12 mesi, possibilmente acquistandone una nuova. Tra questi, il 38% dice di avere idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere bene le proprie esigenze di mobilità e solo l’8% lo farà per timore dei blocchi della circolazione imposti dalle amministrazioni locali. Un dato, questo, che testimonia come i divieti non spingano gli italiani al cambio auto.

L’instant survey analizza pure le ragioni che stanno spingendo moltissimi italiani a rinviare l’acquisto dell’automobile. In testa, il fattore economico: 4 su 10 (42%) reputano i prezzi decisamente elevati, il 34% addebita tale decisione alle troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.

Approfondendo il lato economico, l’83% del campione dispone di un budget inferiore a 30mila euro per comprare l’autovettura e il 21% non arriva neanche a 10mila. Una soglia, quest’ultima, che pregiudica la possibilità di acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e che apre la porta all’usato, che comunque negli ultimi 24 mesi ha registrato un’impennata dei prezzi. A conferma di queste risposte, quasi la metà dei rispondenti (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili.

Che le scelte degli italiani in tema di mobilità e mercato auto siano, in questa fase, dettate principalmente da fattori economici appare evidente anche da un altro dato: alla domanda “cosa cerchi in un’auto?” 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%).

Un capitolo a parte riguarda le alimentazioni, tra le quali spicca un unico vincitore: il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% GPL, il 13%, ex aequo, elettrica e benzina.

“I dati della nostra nuova instant survey – sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté -, rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un’opportunità per l’offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato. Qualcosa però sembra stia cambiando, come si evince dai recenti annunci dei car maker generalisti in Europa che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità. Un’occasione da non perdere per incontrare le esigenze del cliente medio che intanto oggi preferisce rinviare il cambio dell’auto”.

Intanto, l’Aci fa sapere proprio oggi che è necessario accelerare il rinnovo del parco circolante, perché in Italia quasi 4 auto su 10 (39%) hanno più di 15 anni di età. Riconosce che però le auto elettriche sono un lusso: “costano troppo”.


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