Mercosur, l’Ue fissa la nuova data: si firma il 12 gennaio
Nuove pressione da Bruxelles su Italia e Francia: "La mancata firma ostacola seriamente gli sforzi di diversificazione commerciale"
GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese
Mercosur, se ne parla a gennaio. Per i venticinque anni dall’inizio delle trattative, l’Ue si regala altre due settimane. Di tira e molla, con la speranza che i nodi vengano finalmente al pettine. E che Bruxelles riesca a trovare la quadra. Capace di convincere anche l’Italia, oltre che la Francia, a firmare l’intesa.
Mercosur, se ne parla a gennaio
Ci vuole ancora tempo. Ursula von der Leyen già sognava di partire per le assolate lande sudamericane, lasciandosi alle spalle il gelo dell’ultimo consiglio europeo. Dopo aver passato una notte completamente in bianco, a collezionare sconfitte politiche e batoste personali, ha dovuto disfare la valigia. E ha tentato di far passare un inciampo per una mezza vittoria. Ha detto di sentirsi fiduciosa in una maggioranza per sottoscrivere l’intesa.
La Germania sa aspettare
Ma, a rassicurarla, è stata la posizione più conciliante del cancelliere tedesco (nonché grande sponsor dell’accordo e grande sconfitto di giovedì) che s’è fatto convincere dagli italiani: “Giorgia Meloni – ha dichiarato Friedrich Merz – ha ragione nel dire che dopo 25 anni possiamo prenderci altre due settimane se ha bisogno di accordarsi con il Parlamento e il suo governo”. Non è certo una graziosa concessione quella che la Germania si permette di offrire a Roma. Di base, infatti, c’è la rassicurazione da parte italiana della volontà di sottoscriverlo, questo accordo, per cui si tratta da ben venticinque anni. In Italia non ci sono solo gli agricoltori. C’è Confindustria che spinge perché a un’industria, come quella tricolore, divenuta praticamente dipendente dalle supply chain che hanno capo in Baviera, seguire la Germania va fin troppo bene.
Il Brasile passa la mano
Anche Lula, che s’era arrabbiato molto di fronte al niet italofrancese, s’è lasciato convincere dalla premier italiana. Il presidente brasiliano, presidente di turno dell’organizzazione ispanoamericana, ha dato appuntamento alla prossima riunione per spiegare la richiesta giunta da parte dell’Italia. “Meloni mi ha spiegato che non è contraria all’accordo, ma che sta solo vivendo un certo imbarazzo politico a causa degli agricoltori italiani, ma che è sicura di riuscire a convincerli ad accettare l’accordo”, ha dichiarato Lula. Che, però, non preoccupa più di tanto Bruxelles. Dal momento che oggi il Brasile passerà al Paraguay la presidenza di turno del Mercosur.
Parigi tiene ancora il broncio
Se l’Italia s’è detta disponibile a sottoscrivere, la Francia gioca a muso duro. Emmanuel Macron ha affermato che Parigi deciderà a gennaio se aderire o no all’intesa. Per tutta risposta, i funzionari trasformatisi in fonti qualificate hanno fatto già sapere in giro ai giornali europei che per la firma dell’accordo commerciale con il Mercosur c’è già una data: l’intesa sarà suggellata il 12 gennaio, in Paraguay.
Bruxelles torna a far pressioni
“La Commissione Ue è pronta a sostenere gli Stati membri affinché firmino l’accordo con il Mercosur il più rapidamente possibile” ha affermato un portavoce dell’esecutivo comunitario. Secondo cui Ursula e soci credono “fermamente nella rilevanza di questo accordo per la posizione globale dell’Europa”. Perché “consoliderà la nostra presenza commerciale e politica in America Latina, aumenterà la nostra competitività globale e rafforzerà la nostra resilienza, aprendo opportunità di esportazione per miliardi di euro e sostenendo centinaia di migliaia di posti di lavoro in Europa”. Quindi l’avviso a Macron e Meloni: “La mancata firma di questo accordo ostacolerebbe seriamente i nostri sforzi di diversificazione con partner commerciali che condividono i nostri stessi principi”.
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