Moldavia: vittoria dei filo Ue, futuro incerto
Maggioranza relativa per il partito guidato da Maia Sandu
Elezioni parlamentari in Moldavia, un evento cruciale per il futuro politico, economico e geopolitico del Paese: vittoria del partito filo Ue guidato dalla presidente Maia Sandu e dal governo di Dorin Recean con circa il 50,03% dei voti. Ottenuta una maggioranza relativa in Parlamento, mentre i partiti filorussi hanno raccolto circa il 24,26%. Una vittoria che non è stata schiacciante, con il Paese che resta diviso tra una parte che spinge per un’integrazione europea più profonda e un’altra che guarda con favore alla Russia.
Moldavia, futuro incerto
In piazza, dopo i risultati, reazioni contrastanti: manifestazioni di sostegno ai filo Ue, ma anche proteste annunciate dai sostenitori filorussi, che denunciano presunte interferenze e brogli elettorali, mentre si registrano pure accuse reciproche tra i fronti opposti, indirizzate ai blocchi filo-occidentali e alla Russia di tentativi di condizionamento del voto. La situazione è tesa, con la polizia che ha effettuato arresti preventivi e numerose retate per prevenire disordini.
Il contesto nazionale è reso complesso da crisi interne nelle regioni autonome di Gagauzia e Taraclia, che si oppongono al governo centrale di Chișinău e sono schierate contro l’integrazione europea. Inoltre, la presenza della regione separatista della Transnistria, con legami militari ed energetici con la Russia, rappresenta un problema di sovranità e sicurezza.
Moldavia tra Occidente e Russia
Un Paese che si conferma in una posizione delicata nel quadrante di conflitto tra l’Occidente e la Russia. Da un lato, è un Paese che ha avviato le trattative per l’ingresso nell’Unione Europea dal 2024 e sostiene l’Ucraina – con la quale condivide confini per oltre 900 km – accogliendo profughi e fornendo rotte logistiche alternative per le esportazione ucraina di grano attraverso il Danubio. Dall’altro, è vittima di interferenze russe e sforzi ibridi di destabilizzazione. Il suo destino politico avrà riflessi importanti sulla stabilità dell’area tra Ucraina, Romania, Ungheria.
L’esito elettorale. dopo la vittoria del partito filo Ue, suggerisce l’affermazione della direzione filo-europea di Maia Sandu, ma con una società ancora divisa, una forte opposizione filorussa e sfide interne ed esterne che manterranno la Moldavia al centro di un’area geopolitica sensibile, dove le scelte di integrazione europea o di riavvicinamento a Mosca avranno conseguenze anche sulle dinamiche di sicurezza e politica del continente europeo.
Torna alle notizie in home