Esteri

Nuland, un “falco” neocon in Niger

di Ernesto Ferrante -


Victoria Nuland, vice segretario di Stato americano ad interim, ha affermato di aver incontrato per più di due ore gli alti dirigenti militari del Niger nella capitale Niamey, ma che non è stato fatto alcun progresso immediato per “invertire” la rotta.
Nuland in Niger ha manifestato l’intenzione di vedere l’ex presidente Bazoum (che aveva chiesto agli Stati Uniti di intervenire), attualmente in stato di detenzione. La sua richiesta è stata respinta dalla leadership militare. Durante il faccia a faccia, ha avvertito i vertici militari attualmente al potere dei pericoli di un’alleanza con la Russia. Gelida la risposta dei suoi interlocutori, che l’hanno invitata a non mettere bocca sulle scelte di “amici” e i “nemici” del regime.
“Questa è stata una prima conversazione in cui gli Stati Uniti hanno offerto i loro buoni uffici se c’è il desiderio da parte delle persone responsabili di tornare all’ordine costituzionale”, ha detto la diplomatica. Ha riferito inoltre aver parlato con il generale di brigata Moussa Salaou Barmou, che è stato nominato nuovo capo di stato maggiore militare, e altri leader.
“Spero che manterranno la porta aperta alla diplomazia. Abbiamo avanzato questa proposta. Vedremo”, ha concluso la neocon, definita in patria una “diplomatica non diplomatica” per la sua attitudine a risolvere militarmente le controversie.

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