Cronaca

Omicidio Fausto e Iaio: il GIP di Milano riapre le indagini dopo 47 anni

di Francesca Petrosillo -


Il giudice per le indagini preliminari (GIP) di Milano ha disposto la riapertura delle indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, noti come Fausto e Iaio, uccisi il 18 marzo 1978 nei pressi del centro sociale Leoncavallo. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la ricerca della verità su un duplice omicidio rimasto irrisolto per oltre 47 anni.

La riapertura delle indagini è avvenuta in seguito alla richiesta formale presentata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel gennaio 2024. La Procura di Milano ha quindi aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, per approfondire le circostanze dell’omicidio.

Nel corso dell’ultimo anno, la Procura ha avviato nuove attività investigative, tra cui la ricerca di reperti utili per eventuali nuove consulenze.  Queste iniziative sono state sostenute anche da esponenti politici locali, come il consigliere del Partito Democratico Rosario Pantaleo, che ha promosso un ordine del giorno per fare chiarezza sulla vicenda.

La famiglia di Fausto Tinelli ha accolto con favore la riapertura delle indagini. Il fratello di Fausto, Bruno Tinelli, ha espresso la speranza che questa nuova fase investigativa possa finalmente portare alla giustizia per i due giovani uccisi. 

La riapertura delle indagini sull’omicidio di Fausto e Iaio rappresenta un importante passo avanti nella ricerca della verità su uno dei casi più emblematici degli anni di piombo in Italia. Le nuove attività investigative, sostenute dalle istituzioni locali e dalla determinazione dei familiari delle vittime, potrebbero finalmente fare luce su un duplice omicidio che ha segnato profondamente la storia recente del paese.


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