Ambiente

Pantelleria come Marte: in Sicilia la ricerca della vita

Il Bagno dell'Acqua dell'isola laboratorio naturale per la ricerca Cnr e Asi

di Dave Hill Cirio -


Da Pantelleria a Marte, in un lago dell’isola siciliana si sperimenta l’origine della vita: un team di ricercatori italiani ha identificato un ambiente naturale che ha analogie geologiche con Marte e che potrebbe simulare anche le condizioni della Terra primordiale.

Lo studio della vita a Pantelleria

Lo studio, pubblicato sull’ International Journal of Molecular Sciences, è frutto della collaborazione tra l’Istituto nazionale di astrofisica del Cnr e le Università della Tuscia e Sapienza di Roma, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Come in una lettera di Charles Darwin del 1871 al suo amico Joseph Dalton Hooker, che ipotizzava che la vita potesse essere nata in “un piccolo stagno caldo”: oggi, a oltre 150 anni di distanza, quell’ipotesi trova maggiori conferme grazie a questa ricerca.

La scena è il piccolo lago termale chiamato Bagno dell’Acqua, un laboratorio naturale ideale per simulare ambienti simili a quelli che potrebbero essere esistiti miliardi di anni fa sulla Terra e su Marte, offrendo preziosi indizi sui meccanismi universali dell’origine della vita.

L’acqua termale

“Il Bagno dell’Acqua – spiega Giovanna Costanzo, biologa molecolare dell’Istituto di biologia e patologia molecolari del Cnr -si distingue per la combinazione unica di alta alcalinità, attività idrotermale, diversità mineralogica e attività microbica. Utilizzando l’acqua del lago, ricca di minerali, siamo riusciti a sintetizzare molecole di Rna (una delle due molecole, assieme al Dna, fondamentali per la vita) a partire da alcuni suoi precursori: i nucleotidi contenenti la guanina, una delle quattro famose basi azotate”.

“A Pantelleria – aggiunge – abbiamo verificato la possibilità di condurre esperimenti di astrobiologia, sfruttando le proprietà chimiche e fisiche di un lago con caratteristiche simili a quelle ipotizzate per la Terra primitiva, il nostro pianeta circa 4,5 miliardi di anni fa. Ma pure a quelle rilevate in aree marziane di grande interesse astrobiologico, come il cratere Jezero e la regione di Oxia Planum, attualmente considerati prioritari per la ricerca di antiche forme di vita”.

Nel lago la ricerca scientifica

“I ricercatori sono riusciti a sintetizzare anche componenti del Pna, l’Acido Peptidico Nucleico che è un potenziale precursore degli attuali acidi nucleici, forse un ponte tra genetica e metabolismo – precisa il chimico organico Raffaele Saladino dell’Università della Tuscia di Viterbo -. La vita avrebbe potuto avere una modalità di origine chimica comune sia nel lontano passato di Marte che sulla Terra primitiva”.

Il progetto Migliora

Si chiama Migliora – Modeling Chemical Complexity: all’Origine di questa e di altre Vite per una visione aggiornata delle missioni spaziali – il progetto inserito nel programma nazionale di astrobiologia che l’Asi sta coordinando già dal 2020.

“Questi risultati – commenta Claudia Pacelli per l’Asi – sono un tassello fondamentale nella conoscenza dell’origine della vita sulla Terra. Contribuiranno a rafforzare il ruolo della comunità scientifica italiana nell’ambito della ricerca astrobiologica internazionale”.


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