Piscina in casa, nel Ragusano vi annega un bimbo di 2 anni
Vani i soccorsi, i carabinieri indagano sull'accaduto. Il disegno di legge per prevenire le tante morti di ogni anno
Tragedia nel Ragusano: un bambino di due anni è morto annegato in una piscina gonfiabile nella casa di villeggiatura della famiglia a Caucana, frazione balneare di Santa Croce Camerina.
Il salto nella piscina, la morte
Secondo una prima ricostruzione, il bambino, originario di Comiso, sarebbe entrato nella piscina gonfiabile dopo essere sfuggito al controllo dei genitori e degli adulti presenti.
Sembra che il piccolo sia riuscito a salire sulla scaletta che conduce alla piscina gonfiabile e a lanciarvisi senza nessuno dei presenti in casa se ne accorgesse.
Un particolare, questo della scaletta per accedervi, che conduce a pensare che l’impianto non fosse di piccole dimensioni e probabilmente anche di una profondità che non ha permesso al bimbo di risalire immediatamente dall’acqua dopo esservisi lanciato.
A trovarlo senza vita sarebbe stata la nonna. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma ormai il bambino era deceduto. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri. La famiglia gestisce un oleificio nella zona ed è molto conosciuta. La tragedia ha scosso profondamente la comunità locale anche per la tenera età della vittima.
Qualora la magistratura dovesse, come è probabile, aprire un’inchiesta, essa dovrà chiarire se alla morte del piccolo, oggi indicata nell’annegamento, non abbia pure concorso l’impatto con l’acqua o con il fondo della piscina.
Le nuove norme per le piscine, anche per quelle domestiche
I morti annegati, al mare e nelle piscine, stanno diventando troppi. Sulla materia è recentemente intervenuto il governo, per l’alto numero di incidenti e vittime: ogni anno in Italia annegano circa 328 persone, con il 12% di minori, e tra le piscine si registrano tra 30 e 40 vittime l’anno, di cui oltre la metà sono bambini fino a 9 anni.
Nel luglio scorso un disegno di legge che ha introdotto l’obbligo di installare dispositivi di protezione come barriere invalicabili o teli rigidi per prevenire accessi involontari all’acqua.
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