Polemiche e due donne gravi in ospedale per il leccio che ha travolto 12 turisti a Venezia
Non solo l’overtourism, i danni causati dal passaggio delle grandi navi da crociera o le critiche per la mancanza di un sistema integrato di gestione del sito che mettono a rischio il suo “Valore Universale Eccezionale” per essere Patrimonio Unesco: da ieri su Venezia le polemiche per il gravissimo episodio avvenuto in piazzale Roma dove un grosso leccio di circa 15 metri di altezza e 3 di larghezza è improvvisamente caduto sulla folla di turisti, causando 12 feriti, di cui due sono tuttora in gravi condizioni. La pianta si è staccata da un’aiuola nella zona dei “tre ponti” vicino a un’edicola, un punto molto frequentato da turisti e residenti in attesa degli autobus per la terraferma.
La ferita più grave è una donna di 30 anni, madre di due bambini, colpita quasi in pieno dal tronco mentre era seduta sul muretto sotto l’albero, già ieri è stata sottoposta a un massaggio cardiaco sul posto e ora è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Mestre con prognosi riservata. Un’altra donna di 50 anni ha riportato invece gravi fratture alla schiena ed è costantemente monitorata dai sanitari dopo il ricovero. Altri feriti includono donne di varie età, due bambine, e anche un uomo, tutti trasportati negli ospedali di Venezia, Mestre e Mirano, con ferite di diversa gravità.
L’albero era parte del patrimonio arboreo comunale e il fatto ha messo in primo piano la manutenzione del verde pubblico che è affidata al Consorzio Zorzetto tramite un appalto biennale rinnovabile, del valore di circa 25,7 milioni di euro, che prevede la cura di aiuole, potature e messa in sicurezza degli alberi. L’albero, secondo quanto fatto sapere, era stato controllato dai tecnici comunali pochi giorni prima dell’incidente e anche secondo l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, appariva sano senza segni evidenti di criticità o situazioni di allarme. Tuttavia, alcuni testimoni e operatori del posto hanno subito dichiarato di aver notato negli ultimi tempi un’inclinazione preoccupante del tronco e di aver segnalato la situazione agli operatori comunali, che – pare – avevano rassicurato sulla sicurezza dell’albero. Un ex edicolante ha pure avanzato l’idea che la riduzione del verde circostante avesse compromesso l’assorbimento d’acqua delle radici, causando un possibile disseccamento interno della pianta non visibile esternamente. Ipotesi che dovranno essere sicuramente vagliate nel corso delle indagini.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso solidarietà ai feriti e alle loro famiglie ma nel frattempo l’incidente ha acceso polemiche sulla manutenzione del verde pubblico e sulla sicurezza degli alberi in città, con richieste di chiarimenti da parte della minoranza in Consiglio comunale e interrogazioni sulla frequenza e qualità dei monitoraggi effettuati. L’area è stata da ieri transennata per impedire l’accesso e la polizia locale è stata perfino costretta ad allontanare turisti e curiosi, alcuni dei quali addirittura in cerca di selfie sul posto di quella che poteva essere un’ampia tragedia.
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