Economia

Popolari Venete: le operazioni baciate dichiarate nulle, gli azionisti non dovranno risarcire le banche

di Filippo Tabacchi -


Popolari Venete, c’è la svolta in tribunale. La squadra di avvocati composta da Massimiliano Campeis e da Giovanni De Cal dello Studio Campeis di Udine, ha ottenuto, presso la Corte di Appello di Venezia, la sentenza di procedibilità delle domande di accertamento negativo proposto ai clienti delle Banche Venete vittime delle operazioni “baciate” , che possono pertanto agire, per ottenere l’ accertamento dell’inesistenza dei loro debiti nei confronti dell’ istituto bancario, senza dover attendere l’iniziativa della banca stessa.

L ‘avvocato Campeis afferma con soddisfazione “E’ stata decisa la radicale nullità delle operazioni poste, ergo il nostro assistito, un imprenditore del Friuli Venezia Giulia, non ha nessun obbligo di restituire i finanziamenti ricevuti per l’ acquisto delle azioni della Popolare di Vicenza e tali principi sono perfettamente applicabili anche alle obbligazioni convertibili in azioni “. Le operazioni baciate sono finanziamenti, offerti a tassi di interesse molto più vantaggiosi, erogati da una banca a un cliente a patto che quest’ultimo acquisti azioni della banca stessa. La concessione di un finanziamento da parte di una banca in correlazione con l’acquisto di sue azioni sovrastimerebbe il capitale, dando ai terzi una visione di solidità che non corrisponde a quella reale. Rilievo assume l’articolo 2358 del codice civile, ai sensi del quale “la società non può, direttamente o indirettamente, accordare prestiti, né fornire garanzie per l’acquisto o la sottoscrizione delle proprie azioni”, salvo che tali operazioni non siano “preventivamente autorizzate dall’assemblea straordinaria”.


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