Esteri

“Pugnali” russi contro Kiev. Quello di Lavrov era un chiaro avvertimento

di Ernesto Ferrante -


Le forze armate russe hanno lanciato diversi missili ipersonici Kinzhal nel loro ultimo attacco sulla capitale ucraina. Il nome Kinzhal, “pugnale” in cirillico, rivela la principale caratteristica di questa sofisticata arma, capace di arrivare fino a 12mila chilometri orari in prossimità dell’obiettivo e “sfuggire” in questo modo alla contraerea avversaria. Interi quartieri della città sono senza luce.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno reso noto di aver distrutto oltre 60 missili Kh-101, Kh-555, Kkh-55, Kh-47m2 Kinzhal e 15 droni shahed lanciati dall’esercito del Cremlino. Lo ha reso noto l’amministrazione militare locale. L’attacco è stato poderoso e combinato. Prima sono entrati in azione gli aeromobili kamikaze, in un secondo momento i missili da crociera e subito dopo dieci Mig-31k hanno completato l’opera con i kh-47m2 Kinzhal supersonici.

“A causa di un attacco missilistico così massiccio sulla capitale, purtroppo sono stati danneggiati edifici residenziali e infrastrutture. E ci sono vittime”, ha dichiarato Sergi Popko, capo dell’amministrazione militare. “Le conseguenze sono particolarmente gravi nel quartiere di Solomianskyi. Gli edifici residenziali hanno preso fuoco. Gli incendi hanno bloccato le persone ai piani. I servizi di emergenza stavano sbloccando ed evacuando le persone”, ha aggiunto.

La Polonia ha fatto sapere di aver inviato quattro caccia F-16 al confine orientale per proteggere il proprio spazio aereo dopo una raffica di attacchi missilistici russi sulla vicina Ucraina. “Per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco, sono entrate in azione due coppie di caccia F-16 e un’aerocisterna alleata”, ha scritto l’esercito polacco in un comunicato.

Non molto tempo prima, una novantina di droni avevano preso di mira Odessa e Leopoli, causando una vittima e danni a un terminal portuale, un museo e un’università.

La situazione per gli ucraini è sempre più difficile anche via terra. I russi hanno preso d’assalto Marinka e Avdeevka (Donetsk) senza sosta, avanzando in maniera significativa. “Se si considera il numero di assalti e la pressione esistente sulle nostre unità, l’ultimo mese di quest’anno è il più difficile”, ha detto qualche giorno fa alla tv ucraina il portavoce del raggruppamento delle truppe di Tavria, Oleksandr Shtupun.

Le parole bellicose pronunciate dal presidente presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista all’Economist, sembrano più che altro un tentativo estremo di risollevare il morale di chi al fronte sa bene che la situazione è diversa da quella descritta per tanti mesi da molti media occidentali.

La strategia dell’Occidente per indebolire la Russia è fallita, gli obiettivi dell’operazione speciale saranno raggiunti e gli Stati Uniti torneranno in sé solo dopo un grave shock interno. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è stato chiaro con Dmitry Kiselev in una “chiacchierata” a tutto campo per RIA Novosti e il canale televisivo Rossiya 24.

Il capo della diplomazia russa ha assicurato che Mosca si è rafforzata nell’ultimo anno, “nonostante il desiderio dell’Occidente di indebolirla e smembrarla” per mezzo della “guerra ibrida dell’intero Occidente contro la Russia”.

Lavrov ha sottolineato che il Paese “sta ottenendo non solo vittorie diplomatiche, ma soprattutto una vittoria in prima linea”.


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