Food

Regioni in tavola – La Brovada

di Gianluca Pascutti -


Uno dei prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia, probabilmente il più antico e rappresentativo. La brovada viene prodotta con le rape a colletto viola. Dopo la loro raccolta vengono pulite e messe in grosse tinozze assieme alle vinacce dell’ultima vendemmia, con l’aggiunta di sale e vino avanzato, fino a totale copertura. Qui riposano per circa 40 giorni, il tempo necessario per dargli quell’aroma e quella consistenza prima di essere grattugiate e cucinate come da tradizione a partire dal 8 Dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione. Nelle cucine friulane viene abbinata con i bolliti di carne. Molto spesso è servita come accompagnamento al classico cotechino. La sua caratteristica è la gradevole acidità che ben si sposa con la grassezza di queste carni. I vecchi saggi dicevano che la brovada è più buona il giorno dopo la sua preparazione, perché gli va dato il giusto riposo per apprezzarla in tutta la sua bontà. La brovada è utilizzata anche per la preparazione di una gustosa minestra.

ANTICHE PREPARAZIONI

La brovada grattugiata viene cotta in padella con l’aggiunta di un battuto di lardo, un filo d’olio Evo due foglie di alloro e uno spicchio d’aglio, sale e pepe. La sua cottura va fatta coprendo la padella con un coperchio, a fiamma bassa per almeno 80 minuti.
Se durante la cottura risulta troppo secca basterà aggiungere un po’ d’acqua calda o del brodo vegetale.
A seconda dei gusti è possibile sostituire l’aglio con la cipolla e il brodo vegetale con quello di carne.

MINESTRA DI BROVADA

Ing. (4 Pers.): 200 g di fagioli secchi ammollati 12 ore, 1 patata gialla, 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 1 carota, 80 g di pancetta affumicata, 200 g di brovada cott, 2 l d’acqua. Versare l’acqua in una pentola con i fagioli e la patata, regolare di sale e pepe, cucinare per 2 ore a fuoco lento. In una padella rosolare la dadolata di pancetta, sedano, carote e cipolle con dell’olio Evo. Frullare metà dei fagioli e la patata, incorporare il soffritto e la brovada cotta. Condire con un filo d’olio Evo.


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