Sarkozy condannato ma dove sta il reato? Sembra 1984 di Orwell
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy andrà in prigione perché è stato condannato a cinque anni per “associazione a delinquere” nel caso dei presunti finanziamenti libici del 2007, nonostante sia stato assolto dalle accuse principali di corruzione, appropriazione indebita e finanziamento illecito. Quindi il reato non c’è. È un paradosso giuridico che scuote lo Stato di diritto. Siamo di fronte alla classica sentenza punitiva da parte di toghe politicizzate, stavolta in salsa francese. Sarkozy dice che dormirà in prigione ma a testa alta e accusa la magistratura: “Hanno umiliato la Francia”, sottolineando che il documento Mediapart, alla base dell’inchiesta, è stato giudicato falso. La sentenza insomma sembra condannare “il pensiero criminale” e non l’azione/reato. Siamo di fronte al processo alle intenzioni. Ci ricorda la psicopolizia di Orwell, che in 1984 arrestava chi potenzialmente avrebbe potuto commettere uno psicoreato contro il regime. Sarkozy ha fatto tanti danni in Europa, è stato un nostro nemico giurato, ma forse andrà in prigione da innocente.
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