Norvegia: Marius Borg Høiby accusato di 32 reati
epa11533551 (FILE) - Marius Borg Hoiby attends a government's party event in Oslo, Norway, 16 June 2022 (reissued 07 August 2024). Marius Borg Hoiby, 27-year-old son of Norwegian Crown Princess Mette-Marit was allegedly arrested at the weekend on suspicion of assaulting a woman. The police confirmed 'A person was arrested and charged with assault and later released from custody.' The Norwegian Palace has confirmed that Crown Princess Mette-Marit postponed her trip to Paris to attend the Olympics. EPA/KHAKON MOSVOLD LARSEN NORWAY OUT
Marius Borg Høiby, figlio ventottenne della principessa ereditaria di Norvegia, è stato accusato di aver commesso quattro stupri, violenza domestica e aggressione, per ben trentadue reati compiuti. I quattro stupri, dalle prime ricostruzioni, sarebbero avvenuti tra il 2018 e il novembre del 2024. Marius è nato da un precedente matrimonio tra Mette-Marit (l’attuale moglie del futuro re ereditario Haakon) e Morten Borg. Il ventottenne è stato arrestato lo scorso 4 agosto e secondo le indiscrezioni trapelate (solo in queste ore) sarebbe importante che l’indagato abbia un trattamento giusto davanti alla legge e, come riportato dalla pm Sturla Henriksbo, “per l’accusa è importante che non si consideri l’origine dell’uomo come facente parte della famiglia reale e quindi che venga trattato secondo la legge. Il fatto che Maius Borg Høiby sia figlio della principessa ereditaria non indica che debba essere trattato con maggiore indulgenza o severità, rispetto a chiunque altro abbia commesso reati simili”. L’eguaglianza sopra ogni cosa e appartenenza famigliare. Ad incastrare l’uomo ci sarebbero anche delle riprese (effettuate da egli stesso), degli abusi sessuali compiuti. Il pubblico ministero Sturla Henriksbo ha affermato: “Lo stupro e la violenza, nelle relazioni strette sono reati molto gravi che possono lasciare cicatrici indelebili e distruggere le vite”. La pena massima per i reati menzionati nell’atto d’accusa è la reclusione fino a dieci anni. La fama di Marius Borg Høiby è sempre stata quella di essere considerato un “ragazzaccio”, ma nessuno poteva immaginare cosa stesse accadendo e nonostante le numerose prove, l’uomo si professa innocente ed estraneo alle trentadue accuse rivoltegli. Le presunte aggressioni sarebbero state compiute a seguito di rapporti sessuali consensuali, mentre le donne stavano dormendo. Se confermate tutte le accuse, Marius rischierebbe il carcere. Le indagini sono partite nell’agosto dello scorso anno, a seguito della denuncia della fidanzata di allora. Nel 2024 l’uomo venne arrestato a seguito delle minacce che avrebbe rivolto all’ex compagna, all’aggressione ad un pubblico ufficiale e alla violazione delle norme del codice della strada. Oltre alle imputazioni sopra citate, i capi d’accusa proseguono con vandalismo e violazione di ordini restrittivi – nei confronti di una ex partner -. Una vita complicata quella del figlio maggiore della principessa Mette-Marit, che già nel 2001 quando si era sposata con il futuro principe ereditario di Norvegia, aveva già un figlio di tre anni. La mamma single da subito non era stata vista di buon occhio dal rigido protocollo della casa reale. A quei tempi venne chiuso un occhio davanti alla celebrazione dell’amore e di una storia simile a quella dei film. Il bambino timido che si affacciava in punta di piedi dal balcone della casa reale è diventato un uomo che è cresciuto in mezzo ad eccessi e fallimenti: tra il tentativo -catastrofico – di diventare stilista e la dipendenza – pubblica – da cocaina. Chissà se anche questa volta, davanti ai trentadue capi d’accusa, la corona riuscirà a far chiudere entrambi gli occhi alla giustizia. Lo scandalo senza precedenti, che ha letteralmente investito la tranquilla Norvegia, fa ammettere allo stesso principe ereditario Haakon Magnus che la situazione sia “difficile”, a causa delle accuse rivolte al figliastro. Incriminazioni che sono state regolarmente formalizzate. Il procedimento si svolgerà in tribunale, che ne giudicherà la colpevolezza o meno, non prima degli inizi del nuovo anno. E chissà se nel frattempo i capi di accusa aumenteranno, o forse diminuiranno.
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