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Scuola, Valditara: “Chi fa scena muta all’orale sarà bocciato”

di Francesca Petrosillo -


Scuola, Valditara: “Chi fa scena muta all’orale sarà bocciato”

Con il nuovo decreto approvato oggi, 4 settembre 2025, dal Consiglio dei Ministri cambiano le regole per gli esami orali nelle scuole italiane. A illustrarne i contenuti è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha sottolineato una novità significativa: “Chi fa scena muta all’orale, chi non svolge regolarmente la prova, sarà bocciato”.

Il provvedimento nasce con l’obiettivo di rafforzare il valore delle prove d’esame e garantire che tutti gli studenti dimostrino un livello minimo di preparazione e di partecipazione attiva. L’idea di fondo è che l’esame orale non possa essere ridotto a un passaggio formale, ma rappresenti un momento decisivo di valutazione delle conoscenze, delle competenze e della capacità di espressione dei ragazzi.

Valditara ha spiegato che negli ultimi anni non sono mancati casi in cui candidati, pur presentandosi all’esame, hanno rifiutato di rispondere o si sono limitati a un atteggiamento passivo. Con le nuove regole, simili situazioni non saranno più ammesse: il silenzio o la mancanza di partecipazione saranno equiparati a una prova non sostenuta, con conseguente bocciatura.

Il decreto mira a responsabilizzare gli studenti e a rafforzare l’autorevolezza della scuola come istituzione formativa. “Non è una misura punitiva – ha precisato il ministro – ma uno stimolo a prendere sul serio il percorso scolastico. È un segnale di rispetto per chi si impegna e per il valore stesso dell’istruzione”.

Il provvedimento approvato dal governo si inserisce in un quadro più ampio di riforme volte a innalzare il livello di qualità della scuola italiana. Oltre alla stretta sugli esami orali, sono previsti interventi per il miglioramento dell’orientamento, il potenziamento delle competenze di base e la lotta alla dispersione scolastica.

La misura ha già suscitato un acceso dibattito: da un lato c’è chi la considera un passo necessario per garantire serietà e credibilità agli esami, dall’altro non mancano critiche da parte di studenti e sindacati che temono un eccesso di rigidità. Resta ora da vedere come la nuova norma sarà applicata concretamente e quali effetti produrrà sul prossimo anno scolastico.


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