Sei nascite in tre mesi: si risveglia un paesino di 400 anime
Un segnale in controtendenza dalla media Valle Grana rispetto alla denatalità incessante
A Monterosso Grana, 400 anime in provincia di Cuneo, l’inaspettato: sei nascite in tre mesi. Cinque neonati solo a novembre. Si ribalta la regola della montagna che si svuota.
Sei nascite in tre mesi
Un segnale forte contro lo spopolamento. Un clima nuovo: culle di nuovo al centro delle parole della piazza. E la sottolineatura dei servizi di prossimità, centrali per le difficoltà della media Valle Grana. Il paese guarda avanti. L’auspicio, il potenziamento dei servizi. Mentre gli anziani non ricordano una serie di nascite del genere.
Un segnale di vita per un paesino di 400 anime
Dagli esperti, prudenza: un trimestre vivace – le sei nascite in un borgo di 400 anime – non basta per cambiare la demografia delle aree interne. Per il borgo una curiosità non solo statistica, la vita continua. E il futuro, per una volta, non arriva dall’altrove ma torna a nascere qui.
Culle vuote, una crisi senza precedenti
L’Italia affronta da tempo un’emergenza demografica. Solo nei primi sette mesi del 2025, le nascite sono crollate di 13mila unità rispetto al 2024, con solo 197.956 neonati e un tasso di fecondità ai minimi storici di 1,13 figli per donna. Questo -6,3% accelera un trend iniziato nel 2008.
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Le cause
La denatalità cronica deriva da generazioni in età fertile ridotte e difficoltà nel primo -secondo figlio. Colpisce soprattutto coppie italiane (-3,9% nel 2023), mentre l’immigrazione non compensa il saldo negativo. Il tasso di natalità è sceso a 3,4 per mille abitante.
Senza una svolta, il probabile collasso
Senza inversione, l’equilibrio demografico rischia di collassare entro il 2080, con pensioni e welfare a rischio. Le azioni attuali sono insufficienti: urgente, una ampia strategia.
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