Politica

Terzo mandato, è corsa contro il tempo. Il ministro Ciriani: “La Lega faccia la sua proposta”

di Giuseppe Ariola -


La velocità in politica è sempre un valore aggiunto, ma spesso diventa una vera e propria necessità e non solo un’opzione. Nel caso del terzo mandato è proprio così e l’urgenza è quella di stringere i tempi il più possibile. Tanto più che la questione resta estremamente controversa e che nemmeno tutti i partiti di maggioranza sono concordi nel procedere con il superamento del limite dei due mandati per i governatori. Trovare una quadra non sarà insomma facile e più si tarderà nel formulare ufficialmente una proposta concreta più aumenta il rischio di andare fuori tempo massimo. A farlo presente è stato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che intercettato al Senato ha confermato che “il tempo a disposizione è poco e quindi bisogna fare in fretta, se si vuole fare qualcosa”, perché, ha rimarcato, “il tempo rischia di essere davvero poco”. Al di là dei tempi tecnici che occorrono affinché il Parlamento possa approvare la norma in questione, a incombere è il fatto che il terzo mandato, almeno sulla carta, interessa ben tre delle regioni chiamate al voto l’autunno prossimo.

La variabile temporale è dunque, oltre che tecnica, anche politica

Perché se la maggioranza decidesse di intervenire dovrebbe farlo di certo prima dell’indizione dei comizi elettorali e della presentazione delle liste, ma anche in tempo utile a consentire un minimo di campagna elettorale agli aspiranti governatori che decideranno di correre per un terzo mandato e che ad oggi non potrebbero invece farlo e sono quindi sostanzialmente fermi. Fermi, ma in attesa che la Lega formalizzi la sua proposta attorno alla quale l’intero centrodestra dovrà poi cercare e trovare un accordo. Interrogato sulle tempistiche il ministro Ciriani non ci gira attorno e replica che “occorre chiedere alla Lega se ha intenzione di presentare qualcosa”, facendo presente come ci sia stata un’apertura del governo ad affrontare la questione, ma che adesso la palla torna nelle mani del Carroccio, perché “noi più di dire che siamo disponibili a ragionare non potevamo fare onestamente”. Tanto più che siamo già entrati nella seconda metà di giugno e che la pausa estiva è ormai alle porte. E senza contare che, come si fa notare da più parti, una simile misura a favore dei presidenti di Regione implicherebbe poi di estendere la nuova eventuale disciplina anche ai sindaci. Questo però è un capitolo a parte che può essere scritto anche in un secondo momento, tanto più che lo strumento parlamentare per introdurre il superamento del limite dei due mandati è stato individuato nel disegno di legge sui consiglieri regionali all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato.

Proprio in questa sede era atteso un emendamento della Lega già martedì

Però, invece della proposta ad arrivare sul tavolo del presidente della commissione è stata la richiesta di uno slittamento dei termini per la presentazione dei testi di modifica del provvedimento in esame. Richiesta accordata, ma con scetticismo, perché, come detto e come si fa sapere sia dal governo che da Fratelli d’Italia, se si vuole affrontare il tema del terzo mandato bisogna farlo subito e l’iniziativa non può partire da chi da mesi solleva il problema. Ancora una volta ad ammonire la Lega con quello che può apparire quasi come un ultimatum è stato Luca Ciriani: “il tempo sta per scadere: se c’è un’iniziativa deve essere presentata in tempi molto rapidi”. A maggior ragione che la maggioranza non è compatta e che Forza Italia continua a rimarcare un giorno sì e l’altro pure che è pronta a mettersi di traverso. Il perché della volontà di creare un caso con un alleato di governo non è chiaro, ma la linea degli azzurri, confermata da diverse fonti parlamentari, resta di totale chiusura. Almeno al momento, perché c’è chi è pronto a scommettere che si tratti solamente di uno spauracchio e che, alla fine, le truppe guidate da Antonio Tajani cederanno, magari vedendo riempito l’altro piatto della bilancia con qualche candidato sindaco nelle città che contano alla prossima tornata elettorale amministrativa.


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