Trinità dei Monti, danni a ripetizione: nessuno la tutela
Un uomo di 81 anni ha perso il controllo della sua Mercedes e ha percorso per alcuni metri la scalinata di Trinità dei Monti a Roma nella notte tra il 16 e il 17 giugno, intorno alle 4:30 del mattino. L’anziano, risultato negativo all’etilometro e trovato in stato confusionale, non ha riportato ferite. La vettura è stata rimossa dai vigili del fuoco con l’ausilio di tavole di legno per evitare ulteriori danni agli antichi gradini.
Trinità dei Monti in balia dei vandali
Questo non è un episodio isolato: nel 2022 un altro automobilista, un ingegnere saudita, aveva percorso la stessa scalinata con una Maserati presa a noleggio, causando danni ai gradini. Nel corso degli anni si sono verificati altri casi simili, rendendo questo tipo di incidente un problema ricorrente per la storica scalinata di Trinità dei Monti.
La scalinata non è “luogo sensibile” per il Giubileo
La scalinata di Trinità dei Monti, pur essendo uno dei luoghi simbolo di Roma e teatro di eventi legati al Giubileo 2025, non risulta esplicitamente indicata come “luogo sensibile” o tra le aree con un presidio antiterrorismo specifico nel piano sicurezza generale varato dalla Questura di Roma per il Giubileo. Il piano sicurezza per il Giubileo 2025 prevede un ampio dispiegamento di forze dell’ordine e controlli su tutto il centro storico, inclusi itinerari e zone di grande afflusso turistico e pellegrinaggi, con particolare attenzione alle basiliche giubilari e alle aree adiacenti. Ma non per la scalinata.
Secoli di storia, ma non viene tutelata
La Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis, è un capolavoro dell’architettura barocca che collega la chiesa della SS. Trinità dei Monti, situata sul colle Pincio, con la sottostante Piazza di Spagna. Composta da 136 gradini articolati in rampe alternate a terrazze, con un andamento che alterna tratti curvi e diritti, creando un effetto scenografico tipico del Barocco romano, sulla carta è sottoposta a vincoli di tutela da parte della Sovrintendenza Capitolina, che ne dovrebbe garantire la conservazione e la manutenzione. Una conservazione continuamente attentata, ogni volta scandalo per essere poi dimenticata.
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