Una filiera da 8 miliardi: il Piemonte che vola nell’aerospazio
Aerospace & Defense Meetings Torino celebra la sua decima edizione: dal 2 al 4 dicembre l’Oval Lingotto ospiterà la principale business convention italiana dedicata al comparto aerospazio, riunendo la comunità internazionale del settore e proponendo un ricco calendario di conferenze, workshop e incontri B2B.
Per tre giorni Torino e il Piemonte diventeranno il punto di riferimento globale per multinazionali, PMI e startup che operano nell’aerospazio, offrendo occasioni di networking e confronto sulle tecnologie più avanzate.
L’evento, sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è organizzato da abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e ICE Agenzia.
“Dieci edizioni degli ADM – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive e all’Internazionalizzazione Andrea Tronzano – dimostrano che, se si vuole parlare di aerospazio, in Italia il punto di riferimento è il Piemonte, che guida un comparto strategico di grandi player e oltre 450 piccole e medie imprese con un fatturato superiore a 8 miliardi, crescita dell’export e nuova occupazione. L’ecosistema piemontese unisce manifattura, ricerca, startup e formazione tecnica d’eccellenza: per questo sostenere il settore significa investire nella competitività e nel futuro del nostro territorio”.
Un’edizione da record
I numeri confermano la centralità di ADM nello scenario internazionale. Oltre ai grandi player come Leonardo, Thales Alenia Space, Avio Aero, Safran, Mecaer Aviation Group e Altec, arriveranno a Torino 300 rappresentanze di divisioni industriali globali, tra cui Airbus, Boeing, Collins Aerospace, Comac, Ferrari, Honeywell Aerospace, Lockheed Martin, Mitsubishi, Northrop Grumman Italy, Telespazio e molte altre.
Parteciperanno anche diversi distretti aerospaziali italiani: Piemonte (con 118 imprese e 21 startup incubate da I3P/ESA BIC e Take Off), Lombardia, Campania, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria ed Emilia-Romagna. Presenti inoltre delegazioni da numerosi Paesi europei ed extraeuropei, tra cui Francia, Germania, Svizzera, Canada, Corea del Sud, Stati Uniti, Paesi Bassi e Regno Unito.
Il programma prevede 23 conferenze e 16 workshop dedicati a temi chiave come innovazione, tecnologia, gestione sostenibile della supply chain, Big Data, digitalizzazione, cooperazione internazionale, autonomia strategica europea, sicurezza e nuove frontiere economiche dello spazio.
La conferenza inaugurale del 2 dicembre sarà incentrata sul ruolo della tecnologia e dell’innovazione come driver di miglioramento della catena del valore e sul contributo del Cluster europeo per lo sviluppo tecnologico.
La giornata conclusiva del 4 dicembre sarà interamente dedicata allo spazio e ospiterà la prima edizione del “Lunar Economy Summit”, dove Thales Alenia Space, Voyager Technologies Europe, ESA, Telespazio e Lockheed Martin discuteranno della nuova era commerciale e delle applicazioni della Space Economy in ambito agritech, monitoraggio ambientale e infrastrutture.
Tra le novità, un’area dedicata all’editoria “Made in Piemonte”, che attraverso libri, poster storici e materiali originali ripercorre l’evoluzione del comparto aerospaziale regionale. Inoltre, dall’1 al 9 dicembre, la mostra “Piemonte beyond Earth”, allestita nello Scalone Juvarriano di Palazzo Madama, racconta attraverso dieci illustrazioni originali il rapporto tra il territorio e la nuova frontiera dello spazio, mettendo in risalto creatività, precisione e innovazione come autentiche “basi di lancio” verso il futuro.
Il programma completo è disponibile su https://torino.bciaerospace.com/conference-2025.
L’aerospazio in Italia
Il settore aerospaziale e della difesa italiano è il settimo al mondo e il quarto in Europa, oltre a rappresentare il principale comparto manifatturiero nazionale nei sistemi integrati ad alta tecnologia. Nel 2024 ha generato un fatturato di 19 miliardi di euro, pari all’1% del PIL, con investimenti in R&S superiori al 5%. La quota export è significativa, con Stati Uniti, Regno Unito e Francia come principali destinazioni. A livello globale, negli ultimi 50 anni il settore ha generato ritorni otto volte superiori agli investimenti.
Nel 2024 si registrano 60.000 addetti e investimenti pubblici pianificati per circa 7,5 miliardi di euro fino al 2026/2027, destinati a programmi nazionali, ESA e PNRR. Il 90% della filiera spaziale è composto da PMI e startup, fornitrici dei grandi player, e oltre un quinto delle aziende non direttamente coinvolte nello spazio sta valutando impatti e opportunità legati alla Space Economy.
L’ecosistema piemontese dell’aerospazio
Il Piemonte rappresenta uno dei poli aerospaziali più importanti d’Europa, grazie a una filiera integrata che unisce grandi industrie, PMI altamente specializzate, centri di ricerca, start-up e un ecosistema formativo avanzato. Il comparto conta oltre 450 imprese, più di 35.000 addetti e un fatturato complessivo superiore a 8 miliardi di euro.
Completano il quadro oltre 40 startup, gli incubatori 2i3T, I3P ed ESA BIC Turin e programmi di accelerazione come Takeoff. La quasi totalità della produzione spaziale piemontese è destinata agli Stati Uniti, mentre l’85% di quella aeronautica raggiunge Europa, USA e Sud-Est asiatico.
Fondamentale il ruolo della formazione: l’ITS Meccatronica e Aerospazio e il sistema universitario torinese garantiscono competenze altamente specializzate. Il Politecnico di Torino forma ogni anno circa 1.650 studenti nella laurea triennale di ingegneria aerospaziale e quasi 1.100 in quella magistrale, contribuendo a sostenere la crescita del settore.
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