Attualità

Distrazione alla guida: si continua a morire sulle strade

di Marco Montini -


L’ultimo weekend di sangue sulle strade ha riacceso i fari mediatici sulla insoluta questione sicurezza sugli asfalti italiani. Per quanto le disposizioni legislative siano importanti, anzi fondamentali, al fine di prevenire sinistri e scontri, devono essere in primis automobilisti e centauri ad avere comportamenti corretti, attenti e virtuosi lungo le arterie del Belpaese. Altrimenti i numeri sulla incidentalità rimarranno ancora alti, troppo alti.

Morti e incidenti sulle strade: i numeri

Numeri snocciolati anche e soprattutto dall’Istituto nazionale di Statistica che, giusto una manciata di giorni fa, ha diffuso un nuovo report: “Nel 2024 si è consolidato definitivamente il ritorno a una mobilità su livelli analoghi a quelli pre-pandemia, con un aumento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e turismo. Sul fronte dell’incidentalità stradale, il numero delle vittime è rimasto pressoché stabile rispetto al 2023, mentre si registra un aumento degli incidenti e dei feriti”, spiega l’Istat.

Il numero di morti in incidenti stradali ammonta a 3.030 (-0,3% rispetto al 2023), quello dei feriti a 233.853 (+4,1%), per un totale di 173.364 incidenti stradali (+4,1%). Rispetto al 2019, le vittime e i feriti sono diminuiti (rispettivamente del -4,5% e -3,1%), mentre gli incidenti stradali mostrano un leggero aumento (+0,7%). Il numero delle vittime nel 2024, inoltre, cresce tra i conducenti e i passeggeri di motocicli, di monopattini e di autocarri, mentre diminuisce per le altre categorie.

In particolare, si contano 830 vittime tra i motociclisti (+13,1% rispetto al 2023) e 146 tra gli occupanti di autocarri (in aumento del 30,4%); tra gli utenti di monopattini elettrici aumentano anche gli infortunati: il numero dei feriti sale a 3.751 e quello dei morti (entro i 30 giorni dall’incidente) a 23, cui si aggiunge 1 pedone (nel 2023 erano rispettivamente 3.195 e 21). Le vittime tra gli occupanti di autovetture scendono a 1.252 (-6,0% rispetto al 2023), tra i ciclomotoristi a 61 (-10,3%), tra i pedoni a 470 (-3,1%) e tra gli utenti di biciclette – anche elettriche – a 185 (in diminuzione del -12,7% rispetto al 2023 quando erano 212).
E ancora altri dati preoccupanti: tra il 2023 e il 2024, gli incidenti e i feriti aumentano su tutte le tipologie di strade, soprattutto sulle autostrade (+6,9% incidenti, +7,0% feriti).

Anche il numero delle vittime aumenta in maniera marcata sulle autostrade (+7,1%), a fronte della diminuzione sulle strade urbane (-2,1%) e del leggero aumento su quelle extraurbane (+0,1%).
Gli incidenti su autostrade e strade extraurbane aumentano purtroppo anche nel confronto con il 2019 (+4,0% e +2,7% rispettivamente).

I comportamenti a rischio e più sanzionati

Ma quali sono i comportamenti che aumentano il rischio di incidentalità stradale? I comportamenti errati alla guida più frequenti – sottolinea ancora l’Istat nel report “Incidenti stradali in Italia – 2024” – si confermano essere la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Insieme, costituiscono il 37,8% delle cause (85.339 casi), valore stabile nel tempo.

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 34% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto l’effetto di stupefacenti, in lieve calo quelle per guida in stato di ebbrezza.


Torna alle notizie in home