Venezia blindata per il matrimonio dell’anno: il sì di Jeff Bezos tra le polemiche
Tantissimi i nomi delle star e altrettanto i dollari spesi per le nozze più importanti dell'anno
Laguna in sicurezza per il matrimonio dell’anno tra Jeff Bezos e la compagna Lauren Sanchez Lauren: a Venezia tra star, penali e polemiche
Il sole del pomeriggio si specchia sul Canal Grande, mentre una brezza leggera agita i drappi bianchi sui balconi dei palazzi nobiliari. Ma oggi, a smuovere la laguna, non è il vento: è l’attesa per uno degli eventi più sfarzosi dell’anno. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e Lauren Sánchez, giornalista e imprenditrice, stanno per convolare a nozze nella Serenissima. Un doppio sì, tra l’America e l’isola di San Giorgio. Venezia come nei suoi secoli d’oro torna a essere il teatro del potere, del lusso, dello sguardo del mondo. Da film, dunque.
La data precisa resta avvolta nel mistero, ma tra il 24 e il 26 giugno, l’isola di San Giorgio Maggiore sarà l’epicentro di una cerimonia da sogno. La benedizione, secondo fonti vicine all’entourage, dovrebbe avvenire alla Fondazione Cini, che è stata letteralmente trasformata da settimane di allestimenti, scenografie, prove tecniche e sopralluoghi. I tassisti acquei della città, rigorosamente selezionati, sono stati vincolati a contratti capestro, con clausole di riservatezza stringenti, che prevedono penali esorbitanti in caso di violazione della privacy. Un avvocato amico, ingaggiato dall’organizzazione, ha consigliato ai fornitori di ritirare temporaneamente i telefoni cellulari al personale, per evitare “tentazioni” fotografiche. Lo stesso vale per gli addetti alla sicurezza, i catering, i tecnici del suono e persino per chi si occuperà della manutenzione dei bagni chimici delle isole minori usate come basi logistiche. Nessuno deve parlare. Nessuno deve mostrare. L’imperativo è: massimo controllo.
Matrimonio a Venezia: gli invitati di Jeff Bezos da Elon Musk a Lady Gaga
I nomi in arrivo sono da anteprima della Mostra del Cinema: Oprah Winfrey, Elon Musk, Kris Jenner, Leonardo DiCaprio, Katy Perry, e perfino Orlando Bloom, già avvistato tra San Marco e la Giudecca. Gli sposi si muoveranno su un motoscafo extralusso costruito dai Cantieri Vizianello, sigillato da vincoli contrattuali tanto rigidi da renderlo un piccolo “Air Force One” galleggiante. E se Lady Gaga, in abito oro, intonerà le note del grande amore durante la cerimonia, lo spettacolo pirotecnico previsto per la notte del ricevimento sarà visibile anche dalle Zattere. Abiti firmati Dolce & Gabbana, fuochi d’artificio, cristalli di Murano lavorati su misura, centrotavola galleggianti e dolci veneziani: un mondo sospeso tra barocco e jet-set. Venezia protagonista (anche se divisa). La reazione della città è intensa, ma non uniforme. Da una parte l’incanto.
“Una festa così non si vedeva da tempo. Venezia torna al centro del mondo,” dice un gondoliere di Santa Maria del Giglio. Dall’altra, il fastidio. “Siamo ostaggi dei miliardari,” protesta una residente del sestiere di Dorsoduro. Ma il presidente del Veneto, Luca Zaia, getta acqua sul fuoco: “Chi polemizza dimentica la storia. Questa città ha sempre mostrato le sue meraviglie al mondo. Qui nei secoli si sono incontrati papi e imperatori; re e grandi industriali. È nella natura della Serenissima aprirsi ai grandi eventi.” Il Doge della politica lagunare non è il solo. Anche a Ca’ Farsetti, sede del Comune, si respira ottimismo. Gli operatori turistici, i ristoratori e gli albergatori, fanno registrare l’esaurito. “Venezia è viva – dicono – e chi si lamenta è minoranza rumorosa”.
Non solo un matrimonio, ma un evento che sta riscrivendo l’economia locale
C’è però anche un’anima autentica, che Bezos e Sánchez hanno voluto valorizzare: le “gift box” per gli ospiti, realizzate dalla storica Rosa Salva, racchiuderanno zaeti, bussolai, confetture artigianali e piccole bottiglie di rosolio veneziano. Non solo: gli inviti alle star sono stati realizzati a mano da maestri cartai del Canal di Cannaregio, con sigilli in ceralacca e decorazioni ispirate ai mosaici della Basilica di San Marco. Un’attenzione al dettaglio che va oltre lo sfarzo, e che si traduce in un investimento diffuso: dagli artigiani del vetro agli scenografi del teatro La Fenice, fino ai restauratori impiegati nel ripristino dei giardini della Fondazione Cini, che per l’occasione sono stati resi ancora più sontuosi. Non è solo un matrimonio, quello di Jeff Bezos. È un evento che sta già riscrivendo l’economia locale. Il prezzo delle suite nei grandi alberghi è salito del 35% in pochi giorni. Le richieste di noleggio per motoscafi privati hanno raggiunto numeri record. Alcuni antiquari della zona hanno riferito che “collezionisti americani stanno cercando case da ristrutturare con vista sul Canal Grande, dopo aver visto le foto della città online”. Alla fine, resta Venezia. Che tutto vede, tutto accoglie, tutto trasforma. Città dei Dogi, degli intrighi, delle glorie e ora anche delle nozze del secolo. Jeff Bezos non l’ha scelta per caso. Qui si scrivono storie che restano, come un’eco fra le calli e l’acqua. E se il mondo guarda, la Serenissima sorride. Perché sa che, anche sotto i riflettori, resta lei la vera protagonista.
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