Politica

Verdi, Eleonora Evi si dimette: deriva “paternalista” e “patriarcale”

di Eleonora Ciaffoloni -


Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde – insieme ad Angelo Bonelli -, lascia la guida del partito. Lo fa con una denuncia ben spiegata attraverso una lettera aperta in cui accusa i verdi di essere pieni di una cultura “paternalista” se non “patriarcale”, e di una “deriva autoritaria e autarchica”. La Evi quindi, spiega anche attraverso i social: “Non sarò la donna marionetta del pinkwashing“.

Eleonora Evi lascia i Verdi: la lettera di addio

“Quando ho espresso posizioni o visioni non allineate a quelle della dirigenza durante le riunioni della direzione nazionale e pubblicamente, sono stata accusata di ingratitudine nei confronti della ‘famiglia verde’ che mi aveva accolta e offerto uno scranno in Parlamento”, racconta Evi. Idee che “generano nei suoi esponenti reazioni impreviste: ora chiusura, ora diffidenza o sospetto. Talvolta paternalistica e vuota condiscendenza. Non di rado livore, rivendicazione”.

E poi attacca: “Per un partito che tra i suoi obiettivi ha quello di difendere la biodiversità quale elemento preziosissimo per la stessa sopravvivenza del pianeta, è decisamente deludente constatare che questo valore non si riesca ad applicarlo all’interno del partito stesso, schiacciando e mortificando così una sana e costruttiva dialettica interna, anche e soprattutto quando questa prende forma da istanze territoriali”.

E conclude: “Non intendo dunque continuare a ricoprire il ruolo di Co-portavoce femminile che, nei fatti, è ridotto a mera carica di facciata. Per questo rassegno le mie dimissioni da Co-portavoce pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l’ennesimo partito personale e patriarcale”.


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